So che mi senti

Oggi.
I miei occhi ti cercano
la mia anima ti percepisce
le mie labbra ti sentono
il mio cuore ti invoca.
Oggi è il giorno in cui hai regalato al mondo un dono.
Il dono dell’immortalità.
Ieri.
il vento urlava la sua possenza sul mondo
ed io mi sentivo protetta.
L’acqua primeggiava all’orizzonte
rivendicando il suo diritto d’esistere.
E tu eri lì con me,
pronto ad insegnarmi l’arte di saper guardare.
La terra sosteneva i miei passi
e tu eri lì, a guardarmi camminare
per ore senza mai stancarti,
pronto a sorreggermi qualora cadessi
pronto a cogliermi
come un fiore primaverile ancora
legato al pallido gelo invernale,
il quale ha timore di come sarà il mondo
senza il sostegno per la sua dimora.
So che mi senti.
So che mi guardi.
Domani.
guarderò dalla finestra
cercandoti in ogni trascendenza.
Ti cercherò tra le stelle
tra le immensità dell’universo
tra il bagliore di un’alba
ancora vincolata al buio,
splendendo in tutti i suoi colori,
rendendo omaggio della sua grandezza
ai pochi che riescono ad ascoltare le note dell’anima.
Tutto sarai,
tutto sei
tutto sei stato.
Invoco te prima di entrare nel tuo mondo,
un mondo fatato creato
dalle tue carezze,
dai tuoi sorrisi,
dai tuoi ricordi,
da tutto quel candore che ancora riesci a donarmi.
Siamo io e te
guardiamo il cielo insieme
ancora una volta,
vaghiamo solitarie come le nuvole,
cercando sempre un posto su cui
padroneggiare l’armonia del mondo.
Oggi.
ti sento vivere ancora,
sempre,
ovunque,
in ogni mortale sguardo fuggente,
in ogni trascendente esistenza
in ogni trascendentale volto.
So che mi senti.
percepisco il profumo della tua pelle.
Ti amo.
Come sempre e da sempre.
Oggi
voglio rendere omaggio a te
l’uomo della mia vita.


E mentre tutto tace

Sola
in una variopinta solitudine
e tutto tace.
Persa
in una mistica consapevolezza
e tutto tace.
Scissa
in un oceano di farfalle,
mentre tutto tace.
Vincolata
in una mole di doveri
e tutto tace.
Amata
dalla clessidra del tempo che fu
e tutto tace.
Incarnata
nella primordialità dell’essere,
mentre tutto tace.
E mentre tutto tace
mi dipingo di nuovi sguardi
di nuove esperienze, di nuove gesta,
di antiche poesie
di flebili mani, di primule viola
di volti celesti.
E mentre tutto tace
io prendo parte del disegno di me
perché sono un divenire dinamico della mia vita.


Donna, più che donna, madre.

Donna, più che donna, madre.
Razionalità fatta azione
Amore fatto vita
Vita donata per amore.
Essere ultraterreno
vincolato dalla primordialità di amare.
Un’alba, un sorriso candido,
un buio senza tenebre,
una natura madre sei,
la quale nutre tutti i suoi figli
senza chiedere nulla,
se non la crescita di ogni radice,
di ogni foglia,
di ogni più piccola forma di vita.
Ti fortifichi di ogni vittoria,
ti armi di fronte alle avversità,
ti abbatti senza mai perdere il tuo ruolo,
ti lasci guidare dal tuo desiderio di amore.
Doni la vita, cercando la vita, creando nuova vita.
Ti carichi di emozioni
come un battello vagante per il mare,
pronto ad approdare in nuovi territori,
deserti, aridi,
donando ciò che hai: l’amore per la vita.
Il tuo cammino è stato spigoloso,
il fato con te ha giocato più e più volte,
la vita ha voluto farti male,
tu sola sai quanto sei vitale.
Vivi il tempo plasmandolo a tuo piacimento,
mai fare che il tempo possa darti la possibilità di vivere.
La vita è un attimo,
un frammento di essenza,
in cui ci sentiamo veramente vivi,
tutto il resto è tempo,
fatto di persone e di eventi che hanno fatto parte di noi,
anche se per troppo poco tempo.
Tramutati di ogni forma vitale,
cercati dentro te stessa,
approda alle soglie della tua fragile anima,
ancorati di nuove esperienze,
trovati
trovando te stessa nella vita che tu stessa hai creato.
Allontanati da ciò che è tedioso,
perchè tenderebbe a fare di te un vincolo del tempo,
apprestati a conoscere nuovi volti
perchè stuzzicheranno il tuo essere donna.
Donna, più che donna, madre.
Ti amo perchè sono un tuo frutto,
frutto della tua pelle,
dei tuoi occhi,
della tua bocca,
del tuo cuore,
del tuo odore,
della tua vita.
Quella vita che hai cosi ardentemente desiderato,
pronta ad affrontare lo spazio e il tempo
per portare a termine il tuo progetto.
Progetto di una nuova consapevolezza,
sintomo di una crescita,
quella crescita in cui tu mi hai sempre tenuta per mano,
sorreggendomi in ogni nuovo percorso,
senza mai lasciarmi cadere,
rialzandomi nelle mie innumerevoli cadute,
pronta ad alleviare la mia piccola esistenza
ferita,
pronta a donarmi un pò del tuo amore,
qualora te lo avessi chiesto.
Ecco perchè per me
sei,
sarai,
la luna, le stelle,
il mondo,
l’universo, il sole,
il buio, la vita.
Donna, più che donna, madre.