Popoli in fuga

Come alce nella nebbia corri verso la speranza,
stritolato come fiore dalla man della violenza,
da concili di oligarchi della terra in una stanza,
da olocausti preordinati dalla brama di potenza.
Corri verso nuova sorte animato da paura
tieni forte stretto al seno quei vagiti di timore
con fiducia che l’approdo donerà miglior natura,
vuoi sottrarre allo sterminio quel tuo amato immenso fiore.
Per salvare la tua prole da una vita di torture,
voli forte senza indugio verso ignoto avvenimento,
corri verso fine certa nel profondo degli abissi,
confidando in nuova luce che rischiari il tuo tormento.
Sembra invece che dal cielo qualche dio si sia distratto,
incurante di tua pena fa ingrossar gli oceani a un tratto.
Nel tormento della fine nessun vede il tuo dolore
né l’amore di tuo padre che dal cielo compatisce
è capace di condurti verso luce di colore.
Resta un corpo piccolino sulla riva di quel mondo
che incurante della colpa pei disegni farabutti
piange stracci scoloriti galleggianti su quei flutti.


Passione Fugace

Quanto giova della vita quel fragor di note calde,
come luce che dagli occhi ti riscalda petto e mente,
e riaccende l’esistenza come coccole di amante.
D’improvviso le tue vene pulsan vita prepotente
che riattiva il sangue caldo in un rigolo cocente.
Una cura per il senno che allontana buio e morte
che ti porta con vigor a trionfar verso la sorte.
Poi d’un tratto percepisci che qualcosa sta evolvendo,
come schiuma si dilata, come ghiaccio sta sciogliendo.
Prima fuoco, poi gran gelo,
tutto sfuma dolcemente,
senza scosse, come niente
e rinviene la tua angoscia, ammantata da quel velo.


Fermati

Fermati,

ad odorare la strada, ad osservare la vigna.

Fermati dai,

contempla i ricordi, accarezza il pensiero.

 

Il tempo è un amante fuggevole, ti ruba ogni giorno un pezzetto,

ti stringe nel cappio di ansia, ti toglie rispetto.

Lo credi infinito, poi perdi il momento.

Lo insegui daccapo ad ogni risveglio,

ti preme arrivare a far questo, a far quello.

 

E mentre tu corri dimentichi il sole, l’istante più bello.

Tralasci di vita magia, lo sguardo di un bimbo,

dolcezza di un gesto.

Hai smania di giungere a tutto, veloce, perfetto.

D’un tratto poi scopri soltanto aver perso te stesso.