E quando si fà sera il mostro si rivela ancora.
Sembianze ha di chimera e dentro me ha dimora.
Mi avvolge, soffoca, trafigge,
lasciando solo scia di avvelenate schegge.
Deliri amari e turbolenti, amori dubitati,  tra mille e più tormenti.
Ogni certezza vacilla, barcolla,
prende le viscere e mai più ti molla.
Ciò che era Sole or è statua di sale,
quei dolci ricordi, bruciano adesso e solo fanno male.


 

All’apparir fu luce, immensa, abbacinante,
sembravan passar anni, fu tutto in un istante.
Mi persi,
ci perdemmo, in palpiti di cuore,
compiuto si è il destino in travolgente Amore…
Ma niente è come sembra e al rintoccar dell’ora,
la storia si perpetua un altra volta ancora.

La vita, gran puttana,
nel mentre che ti culla, con profezia gitana sorprende e ti maciulla.