Notte d’amore

Raggi d’aurora filtrati
tra le fessure di una persiana,
note leggere di passeri felici.
Un pensiero positivo
solleva gli angoli della bocca e
proiettata come un film,
rivedo una notte d’amore,
tra coperte e lini.
Attimo catartico
irripetibile,
occhi luccicanti d’amore,
riflettono ogni attimo goduto
assetati,
di altri momenti pari.
La felicità non si ripete mai uguale,
è diversa, è complessa
è forza trainante
di una ricerca infinita,
perfetta.
L’amore la fornisce,
l’amore l’uccide.
Spinti dall’unicità rischiamo la corsa,
verso lo stesso senso,
lo stesso mistero!


Sentire

Il dolore non piange,
la felicità non ride,
macchie artificiali
impregnano l’anima
di un opera mal riuscita.
Il contatto sfugge, si vendica,
nel dovere di esprimere il proprio sentire,
autentico,
diverso dal tuo,
bisognoso di confronto,
comprensione.
Sfumano le macchie
nel continuo strofinio;
il sentire appare chiaro e
i pensieri visibili,
nelle loro forme
senza voce.
Timidamente mi espongo
e ascolto messaggi silenziosi.
Mi sento viva.


Il buio

Mi tormentavo per fare luce,
mi interrogavo,
per capire
parole arrugginite,
come oggetti di arredi
abbandonati nelle umide cantine.
Mi avvolgevi di buio,
come notti interminabili senza stelle;
la mia mente incatenata e
privata dal suo premio
rinunciava.
Giungono ancora vivi
frammenti di sensazioni,
evocando dolori rubati e
mai guariti.
La poesia attraversa il mio corpo
come luce e
faccio pace con il mio cuore.
Lo pulisco dalle lacrime
da troppo tempo asciugate
e diventate sale.
La luce è fuori
dove i petali si offrono al sole
come parole nutrite dall’anima
in un’armonia di gesti
che diventano note.