I politici

I politici sono molto bravi
a promettere gli sgravi,
cosa che fanno bene o male
ma solo in campagna elettorale.
Ti promettono mari e monti:
«Sulle imposte faremo sconti,
le ingiustizie elimineremo
quando al governo noi saremo!»
Prima di essere presidente
il premier dichiara pubblicamente:
«Interverremo sui vitalizi
per eliminare le ingiustizie,
i privilegi d’oro verranno abbattuti,
non corrispondono ai contributi.»
Quando al governo si è trovato
pare che l’abbia dimenticato.
Un contributo di solidarietà
che la camera boccia all’unanimità.
Usufruiscono di molti assegni
perché assumono diversi impegni:
il primo perché parlamentare
l’altro per consigliere regionale,
per la commissione costituzionale,
il commercio internazionale,
bilancio, tesoro e programmazione.
Trasporto e telecomunicazione,
istruzione e beni culturali,
territorio e beni ambientali;
industria, ricerca ed energia
e sottosegretario all’economia.
A nessuna riunione ha partecipato
perché intanto si è dato malato.
Queste le entrate per le ufficiali mansioni
poi ci sono quelle delle corruzioni.
In Europa, tra i vari Paesi
l’Italia primeggia, tutti li ha stesi.
60 miliardi in meno allo Stato
che i corrotti hanno rubato.
Queste le cifre appena stimate
ma sono sicuro più esagerate.
Tutto questo solo in un anno,
figuratevi l’ammontare del danno!
Tra tasse sottratte dall’evasione,
tra ciò che ruba la corruzione,
chi tiene in piedi questa nazione?
È solamente la popolazione.


I falsi invalidi

Alcuni individui appena nati
sono già veri sfortunati.
La natura crea delle mutazioni
come ad esempio le delezioni.
Individui abili diversamente,
o per il fisico o per la mente,
a causa della grave anomalia
non avranno mai l’autonomia.
Per altri la vita si è fatta dura
gli è capitata una brutta avventura,
abbandonati dalle buone stelle
si ritrovano su una sedia a rotelle.
A questi, per giustizia e umanità,
gli spetta la pensione d’invalidità.
Per usufruire dei propri diritti
molti documenti vengono scritti,
visite mediche, commissione specifica
per l’invalidità psichica o fisica.
Oltre a questi con grossi disturbi
ci sono pure i grandi furbi;
ciechi totali o ipovedenti
che si fregano pure gli accompagnamenti,
pedalano sicuri in sella alla bici
riconoscendo parenti ed amici.
Scansano abilmente qualsiasi ostacolo
pare che fosse avvenuto un miracolo,
guidano auto,moto e furgoni
seguono bene le indicazioni,
come magia di un grande mago
infilano veloci il filo nell’ago.
Il poverino in carrozzella,
a piedi, è più veloce della gazzella.
A fingere bene si è tanto impegnato
e un sacco di assegni si è già fregato.
La cosa peggiore è che il dottor compiacente,
e questo succede frequentemente,
prima certifica che è un non vedente
subito dopo lo abilita per la patente.
Gli imbroglioni e i falsi invalidi
sono esseri viscidi e avidi
vipere e velenosi serpenti
ma lo sono di più i compiacenti.
Non si è fatto fregare solo lo Stato
che non ha ben controllato
ma anche chi, pur essendo informato,
non lo ha denunciato.


A mia sorella

Francesca,siamo nati sotto lo stesso tetto,
ci siamo nutriti dallo stesso petto,
abbiamo bevuto lo stesso latte,
abbiamo combattuto le stesse lotte.
Ci ha cullati la stessa culla,
siamo cresciuti con poco o nulla,
abbiamo subìto la stessa sorte
che ci ha visitati con la crudele morte.
Siamo rimasti orfani di padre,
ci ha allevati la sola madre.
Siamo cresciuti con le stesse pene,
con lo stesso sangue nelle vene.
Le stesse amare esperienze
ci hanno uniti nelle sofferenze.
Fin dalla nostra prima infanzia
abbiam dormito nella vicina stanza,
di notte spesso a chiacchierare
e per le stupide battute a ridacchiare.
Abbiamo condiviso i nostri stenti
aiutandoci l’un l’altro con i denti,
mi sostenevi nei casi estremi
ed io soffrivo per i tuoi problemi.
Abbiamo percorso la stessa strada
facendoci largo con la stessa spada.
Ci siamo incontrati tutti i giorni
per raccontarci i nostri sogni.
Abbiamo ripreso la stessa ferrovia
abbiamo ripercorso la stessa via.
Nello stesso edificio abbiam comprato casa
e mai la nostra vita si è sentita invasa.
Sei sempre stata il mio riferimento
fino a quell’ultimo atroce momento
in cui l’ingiustizia divina ha deciso
di portarti via all’improvviso.
Ti ha dato solo il tempo di soffrire
e le pene dell’inferno assai patire
e vedendoti così sofferente
il mio cuore si spezzava intensamente.
Hai lasciato un vuoto enorme in tanta gente
soprattutto in noi più cari, immensamente.
Sei stata la mia migliore amica,
la più fidata, cara, sincera e antica.
Sei stata la più grande e migliore sorella,
la più brillante e luminosa stella,
la più apprezzabile che un uomo, in fondo,
potesse desiderare in questo mondo.
L’unica cosa che mi consola
è che ci ritroveremo insieme ancora,
forse vicini al creatore in paradiso
o solo a guardarci in cimitero,tramite foto ,in viso.