PER TE, DONNA

 

Come tempo marzolino, variabili umori, donna,

       svela il tuo sguardo tra ridenti fulgori primaverili

       e mesti pallori invernali, ma nell’anima fertile

       incantevole é la  grazia che all’universo

       porge il dono meraviglioso della vita.

 

       Fiore tenero tu sei, da empi reciso

in fragili alcove: scellerato chi col pianto

linfa preziosa fa colare dal cuore ferito

       e con bruta violenza vilmente deturpa

       il sacrario della tua intimità violata.

 

      Il lucore  dei tuoi occhi, donna, ancora

é velato dalla patina di un dolore antico

emergente dai meandri bui della storia,

ove la boriosa protervia maschile ha in te

soffocato il germe divino della creatività.

 

      E’ così intenso il modo femminile  d’amare

che esser  solo paga di parole non puoi:

incontenibile il bisogno d’ abbracciare,

consolare  e cullare, quale onda marina

che lambisce e accarezza l’arida  sabbia.

 

La vera bellezza, donna, è il riflesso

del tuo spirito appassionato e tenace:

attingi, allor, dai recessi dell’ anima

       le tinte calde di sentimenti veraci per

       dare lustro all’opaco e torbido mondo!


                           DOLCE RICORDO

 

Lieve l’aria quassù, fresca come l’acqua sull’arsura;

cornice montuosa circonda la valle bagnata di verde;

nel silenzio attonito di un meriggio estivo alberi mormorano

preci sollevando in alto braccia frondose.

Qui l’altezza di cime aureolate di sole sfida la terra

per innamorarsi dell’eternità dei cieli e un dolce ricordo,

amore mio, arricchisce l’anima come castità dello spirito

e segno del viver di Dio in noi.


        AD UN BIMBO APPENA NATO

 

     Sogni remoti sfioriti in aridi  cuori

    desterai, bimbo caro, tra gai stupori

    allietando la vita con sorrisi giocondi

     in tempi segnati da mali  profondi.

 

  Sui sentieri dell’umana avventura  

  fiducioso andrai oltre ogni paura

  a coglier delle cose il senso e il valore,

come faro una  Croce che rischiara il dolore.

 

Ammirerai lo scintillio del mare danzante

e la candida spuma a riva fluttuante ,

il tuo corpo immergendo in stelline dorate

negli ardenti meriggi d’estate.

 

Di sera luccichii argentei brilleranno

nei viali del magico firmamento

all’incanto dei tuoi occhi svelanti

che Oltre è l’essenza sublime della vita

nell’ abbraccio  della Bellezza infinita.

 

E quando ai margini dell’ iniqua storia

corpi scartati  indicherai e volti piangenti

la ragion chiedendo di bimbi macilenti  

risponderò che implorano il tuo amore

per colmarli d’impeti di umano calore.