Il guardiano dell’anima

si sono spente le ultime luci,

lì dove luce non c’è mai stata

lì dove anche il sole ha paura

di mostrarsi.

ho dei piccoli occhi

che non vedono altro se non

quello che il cuore

permette a loro di vedere,

è una piccola emozione

che ti toglie il respiro

che ti toglie la vita!

qui fa freddo

qui sotto le coperte

mentre si aspetta un brivido

di speranza,

così nascono nuovi amori

senza che uno se ne accorga;

non ci credo più

ho appena chiuso

i cancelli dell’infinito

e sotto questo cielo

ho pianto

come un bambino

tutto mentre un cuscino

bagnato

mi riporta alla realtà,

adesso anche la morte

fa meno paura.

mentre cammino

penso e vedo il mare

come un cristo troppo giovane

ci cammino sopra,

questo è un miracolo?

è un gioco che a me piace tanto,

ancora mare

questa volta mi impedisce un sogno

come un magico profeta

apro le acque,

questo è un miracolo?

è uno scherzo del destino,

ma ora nel mare

ci affondo

magari ci annego!

non ci sono più poesie da scrivere,

per chi ha troppo amato

nulla ha ottenuto,

la vita non è giusta

qui non bastano magie sacre

per soffrire meno,

ho bisogno di veri miracoli:

voglio che uno dei tanti dei

guardiani di stelle

spettatori non paganti della mia vita

pregati e venerati,

diano a me un unico e solo

minuto

del loro infinito tempo, prezioso…

sul serio siamo

cresciuti su un pianeta escluso

o dimenticato?

qui vince chi uccide prima,

io non so uccidere

ma ieri ho ucciso un amore appena nato

lo chiamo sorriso

perché sorride

dice che la morte è bella

più di quella vita sofferente

che gli aspettava

ed io gli credo

credo ancora e solo nell’amore

…ci credo!

non ho mai scritto parole così

né riuscirò più a farlo,

voglio che se c’è un fiore

venga curato

e non strappato dal suo mondo.

sono stanco

e senza voglia

appoggio il peso di una testa

che scoppia

alla finestra chiusa

di un mondo diverso

…sto ancora sognando?

se la vita fosse un sogno

sarei felice

se la vita fosse un film

sarei io il regista

se la vita fosse una poesia

la riscriverei ogni giorno

se la vita fosse ciò che vorremmo

ora cosa saremmo?

figli fortunati senza ferite, senza peccato,

senza spiccioli da conquistare,

saremmo poco e niente;

la vita è solo un fiore strappato dal suo mondo,

pieno di ferite

peccatore

mai sazio e sempre triste

come me…

se piango ti prego asciuga in fretta le mie lacrime

nessuno deve sapere che ho lacrime

da donare

che ho sofferto

che ho perso ancora una volta,

nella vita io non ho mai

vinto,

né combattuto,

ed ora ho perso combattendo

con le mani sporche

di sangue

con le gambe afflitte dal dolore

e stringo tra le mani

una lettera d’amore

che non ho mai scritto

per paura che morisse anche

chi meritava più di me!

ieri sono sceso in strada

ho raccattato

le speranze di un uomo

che stava perdendo la vita,

ho detto tutto la verità,

ora non è un uomo

ma è il mio miracolo;

questo è un miracolo! tu sei il mio

miracolo…

mentre cammino sull’acqua

e divido mari

ho incontrato te,

il cuscino resta bagnato!

 

 

“-Dio esiste?

Chiesi a Santiago con speranza.

-Certo che esiste,

lui veglia e ascolta le nostre lacrime,

lui è il guardiano delle nostre anime,

lui soffre con chi soffre

e come un buon padre da forza ai suoi figli…

la vita non è facile ma se lottiamo qualche volta

vinciamo pure,

se non ci fosse Dio

questa lotta sarebbe inutile!

-Un sincero sorriso nascose le lacrime

e fiero di me stesso continuai a lottare!”


La mia casa

Ho girato tutto il mondo

ed ero stanco.

Ho piantato grano su tutta la terra

sperando che crescesse un po’

d’amore

ma mi ero illuso.

Ho chiuso la mia fiducia in una campana

di vetro

lasciandola lì ad invecchiare

rughe su rughe

paure su paure

forse ho sbagliato.

Ho eroizzato le mie idee

come dogmi, fede

unica e sincera

perché al mondo non ci credevo più.

Ho scritto poesie

lasciando il mio segno

su ogni foglio

ma con poca importanza

non ne capivo il senso.

Ho corso come un pazzo

e il respiro mi mancava

ma credevo che era ciò che volevo.

Ho sempre pensato di poter cambiare

il destino

e ora lui ha cambiato me.

Ho parlato male della mia vita

che come castelli di sabbia la vedevo

cadere giù

ed io con lei.

Ho lasciato perdere tutto e tutti

perché un punto nero su un foglio bianco

ti fa sentire diverso da tutto e tutti.

Ho dato un milione di pugni nel muro

perché o cambiavo io o cambiava il mondo

ed avevo deciso di cambiare il

mondo.

Ho aspettato il pullman con pazienza

tenendo l’ombrello aperto

sotto la pioggia e anche sotto il sole

perché niente è inutile

e tutto merita rispetto.

Ho raccolto tutte le stelle

come un vecchio abbandonato su di una panchina

o come un albatro che impacciato

spicca il suo primo volo

ero un sognatore fallito

ma non arreso.

Ho fatto troppo

o forse troppo poco

ma l’ho fatto con il cuore

senza rinnegare ciò che ero

e credendo in ciò che poteva essere.

Ho fatto bene

o forse ho fatto tutto male

ma dinanzi all’amore

anche da una lacrima può nascere un fiore.

Sono cresciuto e molte cose ho imparato:

ho imparato a vivere

perché ho capito che si inizia a vivere

non quando si nasce

ma quando si cresce.

Oggi, in questo presente,

e domani, nel futuro

ho deciso di donarti la mia vita

perché ciò che ho fatto l’ho fatto per te

e ciò che non ho fatto lo faremo insieme.

Volevo diventare un eroe

invece sono diventato un uomo,

volevo cambiare il mondo

invece ho cambiato la mia vita,

volevo raccogliere tutte le stelle

invece loro hanno raccolto me,

volevo dare un senso alle mie poesie

e loro sono diventate preghiere

ascoltate da un Dio mai troppo lontano;

volevo ed ora ho molto di più

di ciò che chiedevo.

Un pó spaesato

ho girato tutto il mondo

ed ero stanco,

poi ho visto te ed ho trovato la mia casa.


La mia rivoluzione

Non basta una giornata di sole

per asciugare tutto il dolore,

non puoi scalare una montagna

e poi restare fermo a guardare,

non ti serve a niente essere il migliore

se non riesci mai a sbagliare.

Conosco tutto di me

e giuro non vorrei cambiare niente

ma la notte è veramente buia,

così mi serve un pò di luce…

Si cerca il graffio sulla ruggine,

il sangue nelle vene

e poi si pretende razionalità

ma io non cerco niente

se ho già trovato tutto,

non credo all’infinito, o almeno

non più

ma voglio lo stesso esserci

anche quando non ci sarò…

É strana la vita,

si addirittura la mia

così banalmente progettata,

strana perché ti toglie tutto

per ridarti anche il resto

se ci sei ancora, lì ad aspettare

nonostante la pioggia

il vento

e il fango che ti ricopre.

Lì perché sei forte, un muro indistruttibile

un dio della guerra,

lì perché sei solo

e fin troppo convinto

che niente e nessuno deve dirti cosa fare,

nemmeno la tua maledetta testa.

Non basta essere perfetti

per non sbagliare,

a niente serve crescere

meglio rimanere un pò bambini

e meravigliarsi ancora

del bene e poi del male,

senza dimenticarsi delle cose

non ancora abbozzate, forse solo sognate.

E ci sarà un giorno in cui avremo fatto tutto

ma riusciremo a trovare il tempo

per un nuovo abbraccio,

il giorno in cui saremo grandi

ma non avrai vergogna a sentirti piccola,

il giorno in cui vuoi cambiare tutto

e rivoluzionare il mondo

ma resterai lo stesso insalubre uomo,

fiero delle tue attese

delle tue pause

della tua futile sensazione

di esserci riuscito

riuscito… ad aspettare,

ad arrivare alla meta per poi ripartire,

ad asciugare il dolore

con il calore di un amore

che non morirà mai nonostante

la guerra

il nemico

e il disprezzo dell’invidia.

É arrivato il giorno

e io sono pronto

a rivoluzionare per non cambiare, per non cadere

nel rifugio delle cose non dette,

perché ci sarò

anche quando il tempo sarà ormai terminato.

Tu! la mia rivoluzione…

che rendi fertile un terreno stanco

che dai gioia al mio volto,

tu! la luce di cui ho bisogno

la paura che amo

e mai dimenticherò il tuo respiro

rivoluzione della mia vita.