IL SEGNATO SOLINGO!

La solitudine?
E’ l’assonanza tra chi immerso è nei propri pensieri,
E chi, sol resta, alla fermata, l’arrivo di un bus ad attendere a piè fieri!
Tra chi spera di ricevere la famosa telefonata,
A chi sa già che nessuno lo chiamerà in tutta la giornata!
Tra chi con occhi ricolmi di lacrime non mangia nulla, perché nulla da mangiare ha,
E chi stanco di farlo, pensa a come variare, in altro modo la sua esistenza, e cheto se ne stà!
Tra chi vile è, e vile resta, avvolto nelle sue perenni insoddisfazioni, A chi non sa che fare per aiutar qualcuno in difficoltà, restando nell’eterne sue indecisioni!
V’è pure il solitario cronico,
che non è un fonico,
Avvolto da mille fili,
pulsanti, cuffie e microfoni e vinili,
Pronto per dar volume alla voce di qualcuno …
Chissà se arriverà o magari immaginario, ma non v’è nessuno!
E v’è chi non ha pulsanti di nessun genere …
Se non quelli della propria vita, per gemere
Che niuno in considerazion prende ….
E calcia liberamente anche gli ultimi sprazzi di speranza da cui pende!
È anche solitudine ….
una mamma che aspetta, come s’un’incudine ….
Il figliuol suo, che da guerra faccia ritorno,
ma che ritorno giammai più farà, martoriato, tutt’il giorno …. E ciò che resta per continuar, È amarlo, gemendo in cuor suo, e pensar… La mancanza, il respir mancato, per l’intera vita sua
Guardando continuamente quel posto a tavola vacante a prua!
Chi aspetta l’amato che dal lavor deve rientrar …
E chi … ormai vecchio, l’amato, ne avvede fievol
Andar, via la sua sagoma per casa raggirar
Immantinente suoi occhi aprirà, restando sol nel suo duol!
Infin c’è chi resta mesto, genuflesso,
Infimo, reietto, ambiguo, perplesso,
Non impaziente, impertinente, irriverente,
Modesto, corrotto, morto moralmente,,
Sopravvivente, cotto e ormai morto….
E aspetta, solingo, deluso, afflitto che sia,
Che la vita lo prenda, e fin abbia dannazion sua, in vita pia.


UNIONE

Gli ideali rendon, singole persone,
unicamente e meravigliosamente
unite!


AMICIZIA

Un giorno il sol rosseggia di sera
L’altro la speme d’un nuovo e buon giorno si spera
Un altro ancor, non s’è in vena vera
Il coraggio restar fermo deve
Quello dopo ancor in una bufera ci si vede!
…E ciò che mai pensi che deluda:
È quel nettare mieloso che trasuda
Dall’amicizia! Quella vera!
Che dona al cuor ogni sera
Certezza al cuor ove ne resti sicuro
Fin a trovar luce e rifugio in ogni luogo oscuro!


LA VERA LIBERTA’

Il coraggio rende liberi
La parola palesa i pensieri
L’unione forti rende
L’azione concretizza chi decision prende


IL NUOVO GIORNO

Senza indugio,
Trovo e trastollo il pertugio!
Odo schiamazzi,
Passando tra pomodori origano, olio e un pò di sale schizzi!
Mentr’azzanno l’artefatto…
M’accorgo che un nuovo giorno s’è dissolto,
Senza che nemmeno me ne fossi accorto!
Intanto imbrunisce e rosseggia che la sera preme,
Che pel novo giorno ancor buona s’ha speme!


SORRISI

Ci sono sorrisi e sorrisi……
Alcuni spensierati,
Altri indiavolati!
Sorrisi che ti contagiano,
Altri che ti sfuggono!
Ci sono sorrisi che ti penetrano,
E taluni che lasciano il tempo che trovano!
Ce ne sono alcuni sinceri e ben accesi,
Altri finti e menzogneri, donati a chi ci ha offesi!
Altri che son forzati o sforzati
Come quando in un bagno si è isolati…..
Altri ancora che son maliziosi smielati intriganti e raggianti!
Ci son sorrisi falsi a 36/49 denti…..
E quelli a 6/12 denti che più sinceri di loro non ce n’è!
Fregandosene della loro mancanza di denti sorridono ugualmente!
Ci son sorrisi che son sorrisi
E altri che non lo sono per nulla, come le cose di marca…..Cinesi!


VANITA’

CORRERE DIETRO SVARIATE VANITA’ RENDE L’UOMO INSENSATO!
Correre dietro a ciò che di meglio c’è, oculato,
A che non ci si ritrovi un pugno di mosche tra le mani…
Rende l’uomo il saggio pel domani!
Vivere il quotidiano vuol dire Pensar a ciò che azion, oggi fatte, nel domani vorranci restituire!
Come premio o castigo, esclusi, eliminati o cancellati,
Di quel che nel nostro viaggiar abbiam prodotti e guadagnati!!!


IL RISVEGLIO DELLA COSCIENZA!

Se pensi che la tua vita abbia bisogno di grandi cambiamenti
Adoperati, scalpita, corri, guerreggia, soffri… ma insorgi…
Non serve che, sempre e solo tu ti lamenti
Ma ridesta coscienza tua, a che sangue tuo in vene tue nuovamente… sgorghi!