Come le onde

Come le onde sussurrano i sogni,
quando c’è pace nel mare del cuore:
cantano sottovoce la bellezza
del domani che presto abiteranno.
Il silenzio ne conserva il respiro,
i fremiti che sanno di speranza,
per ravvivare l’anima,
stanca di un oggi che non ha tramonto.

Come le onde si specchiano i sogni
E quasi si confondono nel cielo,
in un eterno abbraccio;
generosi catturano il suo azzurro
per dissetare la terra riarsa
e rischiarare il buio
di una notte che non conosce aurora.

Come le onde ti cullano i sogni,
se sai abbandonarti al loro volo:
soavi e leggeri, con ali di fata
planano intrepidi, sfidando il vento,
e sospingono il cuore oltre gli abissi,
fino ad un passo dall’arcobaleno,
dove una favola non è follia,
e il mondo lo dipingono i poeti.

Come le onde s’infrangono i sogni,
tenaci, sugli scogli della vita,
per smussarne gli spigoli e le asprezze;
impotente li vedi andare in pezzi
contro i muri di una realtà crudele,
e daresti te stesso per riaverli
e tenerli per sempre stretti al cuore,
sepolti nel segreto di uno scrigno,
come le più preziose tra le gemme.
Ma i sogni non conoscono segreti
Né scrigni in cui fermarsi a riposare.
Non puoi chiedere a un’onda di fermarsi,
non puoi chiedere a un sogno di restare.

Come le onde, se li lasci andare,
prendono il largo i sogni;
in un andirivieni di carezze,
con pazienza lambiscono le rocce
che i tuoi piedi non osano scalare,
e a quel magico tocco
anche il cuore della pietra più dura
si scioglie in una nuvola di sabbia.
Ma un sogno non può esistere lontano
Dal cuore che i suoi palpiti ha intessuto
Per dare ali al suo fragile volo:
tornano i sogni, come le onde al mare,
per regalarti uno sprazzo d’azzurro,
per fare di una vita una poesia,
per dirti, in un sussurro,
che l’aurora ha trionfato sulla notte,
che oggi è già domani.


Volevo donarti la luna

Volevo donarti la luna:
per averla ho solcato gli oceani,
ho scalato le vette più alte,
ho scrutato ogni sprazzo di cielo,
l’ho inseguita fino infondo al mare.
Ma lei si è nascosta, sprezzante,
superba di me si fa scherno.
Allora da te son tornata,
delusa, triste e a mani vuote,
ma il tuo abbraccio non scioglie più il gelo
e i tuoi baci sanno di amarezza:
mi hai creduta lontana per sempre,
stregata da una nuova ebbrezza,
immemore del nostro amore,
falsa e gelida, come la luna
che volevo rubare per te

Volevo donarti la luna:
di me avevo fatto il suo specchio,
mi rivestivo del suo riflesso
perché fossi perfetta ai tuoi occhi,
sempre certa di farti felice.
Ma la luna non sempre sta al gioco:
si è stancata, e voltando la faccia
è fuggita ed ha infranto lo specchio.
Tu mi scruti, indifesa e nuda,
ma il mio volto ora è nebbia ai tuoi occhi,
il mio nome è straniero al tuo cuore
ed io stessa non so più chi sono.

Volevo donarti la luna:
non credevo esistesse altro dono
che il tuo sguardo potesse sfiorare
senza mai regalargli il rossore
di chi vive al riparo dell’ombra
e rifugge gratuite carezze.
Non capivo: cercavo la luna,
mentre tu mi chiedevi il mio cuore.
Non sentivo: gridavo alla luna,
mentre tu sussurravi il mio nome.
Non vedevo: guardavo la luna
E distratta ho smarrito la strada
Per poter ritornare da te.
Tu prosegui per il tuo sentiero:
non cercarmi, non voltarti indietro.
Ora è tardi: andrò via con la nebbia
Che accompagna i tuoi giorni più grigi,
perché in te torni a splendere il sole.
Andrò via, perché non ho saputo
Meritare un tuo solo respiro,
perché quello che ho avuto al tuo fianco
è un tesoro che non mi appartiene.
Andrò via, ma se tra i tuoi pensieri
Il mio nome testardo s’insinua,
non scacciarlo: è la scia di un saluto,
di un addio troppo amaro da dire.
Andrò via, ma se un raggio di luna
Filtrerà nelle tue notti buie,
fallo entrare: è il ricordo di un dono,
di un amore che non sa finire.

Buona vita


Resta

Resta,
te lo chiedo nel silenzio
di parole che non so trovare,
nel respiro che si fa più forte,
al pensiero di saperti lontano.
Ripenso al dolce gusto del sorriso
Che riscopro ogni volta che ci sei,
e trattengo a fatica una lacrima,
che lascia in bocca il sapore del sale,
in gola un nodo che toglie il respiro,
infondo al cuore una febbre di gelo.

Resta
Tra le mie braccia ancora questa notte,
e lascia che io resti tra le tue:
ancora un attimo d’oscurità,
mai tanto cara, mai più sospirata.
Poi sarà l’alba:
il sole, amico di ogni nostra gioia,
testimone delle nostre speranze,
delle nostre promesse più segrete,
ti asciugherà, come fossi rugiada.
La brezza lieve e fresca dell’aurora,
dolce compagna dei nostri sospiri,
senza un perché ti porterà lontano,
come un sogno, o una nube di minaccia.

Resta:
non chiedermi la forza di aspettarti,
con l’anima sospesa all’orizzonte
del tuo ritorno, agitata dall’eco
della tua voce, dall’ombra irrequieta
del ricordo di te, che si fa strada,
intrepido, tra le dune del cuore,
e m’inebria di soavi nostalgie.

Resta:
anche quando l’attesa ci divide,
e tempo e spazio ci remano contro,
resta nell’anima, soave presenza,
accendi il mio domani di magia.
Resta, fragile e forte come sei,
tra le onde instancabili
di quest’oceano che è la mia vita,
perché sei tu la sua sola armonia.
Resta così,
tenero e travolgente come sai,
in questo girotondo di emozioni,
di paure, speranze ed incertezze,
che regalano palpiti al mio cuore,
perché sei tu la sua gioia più grande,,
la sua delizia, il suo solo sollievo.

Sei tu l’aurora di ogni mio risveglio,
la libertà che abita i miei sogni,
sei quel segreto tocco di colore
che rende grandi le piccole cose,
sei il regalo che colma ogni mia attesa,
il miracolo in cui nessuno crede,
in un mondo che non osa sperare.
Sei lo stupore, l’incanto di un seme,
germogliato tra i rovi di un deserto,
sei l’azzurro che colora il mio cielo,
il sorriso che sa asciugare il pianto.
Sei forza per volare controvento,
raggio di luce per guardare avanti,
sei il più dolce, il più caro rifugio
se su di me si abatte la tempesta.

Sei tutto questo, e sei molto di più,
ma se poi chiudo gli occhi per guardarti,
il mio tripudio di parole vane
si scioglie, come neve a primavera.
Allora affido ogni cosa al silenzio,
e chiedo alla sua voce di gridare
sul frastuono del mondo, e di approdare
al tuo cuore, per dirti ancora:”Resta.”