CI HANNO DETTO (politichese)

Ci hanno detto non siamo insensibili

Al grido di dolore che si leva

Ma per questo c’è la Croce rossa

Che poi nemmeno guarisce dal napalm

 

E ogni volta ci raccontano

Dello sforzo di collaborare

Per l’unità della nazione

 

 

Troppo tempo lottando per la redenzione

Abbiamo ottenuto la pensione

E gli assegni familiari dimenticando

Che il potere non ci verrà per elargizione

Né per meriti antifascisti

 

In alto staccano i petali a uno a uno

Impegno? Disimpegno? Ma bisogna

Ricordarlo: torniamo a discutere

Dei rapporti di produzione.


 

 

 

 

 

NATALE

 

 

Da un anno lo preparano

Il Natale, con ricerche di mercato,

dal Natale passato

lo prevedono.

 

Il panettone e il discorso del papa

Il film kolossal e la beneficenza

È tutto programmato

 

E prevedono anche che qualcuno

Venga fuori gridando : non vale
è tutto truccato.

Per lui hanno pronto

Il Natale dell’arrabbiato.

 

Per un giorno faranno la pace

Giusto in tempo per caricare le armi.


 

 

 

REFERENDUM

 

Per il Carnevale che viene

Si preparano maschere nuove,

ministri in veste di petrolieri

e manganelli contro il divorzio.

 

Nei corridoi ricordano di non sputare

Sul piatto dove tutti mangiano.

Ma dov’è l’olio? E il sale?

La grande abbuffata non è

Eguale per tutti davvero

E l’olio dei carri armati

Non condisce il mio pane

 

Si preparano tempi peggiori

Che nessuno confessa al vicino

 

Ma dietro un generale

Ci sono cento soldati

E la grande paura nasconde

La paura dei grandi.


 

 

 

VENTI ANNI DOPO

 

Seduti al bar, locale alternativo,

verso l’una di notte sorseggiando

ricordi

come quegli altri ex

partigiani che quando erano brilli

raccontavano storie di leggenda

nella cooperativa. “ Ti ricordi?

C’ero anch’io quella volta”, ma di fianco

La ragazza sbadiglia. E’ già leggenda

 

O è solo un album di famiglia?

 

 

 


PALERMO E’ QUASI RICCA

 

Palermo è quasi ricca, anche da noi

Finalmente il benessere è alle porte.

Miracolo: non nevicava mai

E adesso compri neve che va forte.

 

 

La trovi dappertutto dove vuoi

E ti accompagnerà fino alla morte.


Ad un amico morto

Tra poco mi diranno sottovoce

Che sei morto di quel tremendo male

Che semina terrore e spesso assale

I diversi. Ti metteranno in croce

Rievocando i sospetti del passato

 

L’allegria contagiosa,il desiderio

E quel comportamento poco serio

Come prove sicure del reato

 

Invece io ti ricordo con l’orgoglio

Di avere insieme a te cercato nuove

Regole per il gioco.La cicala

Dicono canti una stagione sola

Ma il suo canto val più di cento prove

Che la formica tenta nel suo sbaglio.


I RAGAZZI DEL 68

Dopo pranzo nella trattoria

A qualcuno basta solo un accenno

E subito il ricordo

Si fa epopea

 

Sono i ragazzi del 68

Le vedove inconsolabili

Della rivoluzione che non fu

 

Divisi nell’animo

Tra memoria e disincanto

Si interrogano piano

Sullo scacco

 

Anche per loro

Lo Stato ha in serbo

Una medaglia ricordo?