Una finestra sul cuore.

 

Riflettevo sulla vita,

Non certo che la mia fosse finita.

Riflettevo su mia figlia

Che tutto il mio spazio ormai si piglia.

Sai pensavo al suo sorriso

Uno spettacolo perenne sul suo viso.

Quante ne ha passate quella bambina

Quando è nata era troppo piccolina

“Dalle da bere il latte

Non la allattare”.

Ma io son testarda che ci volete fare

In tutti i modi ci devo provare.

Così l’ho presa ancora mi ricordo

Quel pianto disperato sul suo volto.

Aveva fame la bambina

E così si rassegnò e attaccó a me la sua testina.

Così comincio, come un gioco

L’allattamento che sapete non durò affatto poco.

Che fatica aimé iniziare lo svezzamento

Voleva solo il latte di mamma, da quel momento.

“Cresce bene la bambina,

Che dai a lei da mangiare ogni mattina?”

“Dovete star tranquilli signori, mangia solo cose buone.

Quando ciuccia il latte mio,mi si apre una finestra sul cuore”

 


 

I BEATI

 

Che ne sapete voi beati lettori

della guerra che ogni giorno tormenta gli scrittori?

Probabilmente nemmeno io ne so nulla.

Per questo motivo smetto di scrivere rime insensate e fare la bulla.

In fin dei conti è così vi ho sempre snobbati

Inconsapevole del fatto che ero fra di voi BEATI.

A fare cosa non so e neanche mi interessa

So solo che scrivendo do vita alla mia rabbia repressa

 


 

Siate protagonisti

 

Programmate la vostra vita signori,

Siate registi e non spettatori.

Siate opportunisti con le occasioni

Non abbandonate i vostri sogni in vasi da fiori.

Non restate dietro le quinte, correggete i vostri errori.

Vivete, e ricordate sempre i momenti migliori.

Imparate dai peggiori,

Conquistare un pezzo di universo,

In memoria di chi troppo tempo ha perso.

Sorprendete i vostri cari, entrate nei loro cuori.

Concretizzate i vostri progetti, e chiamateli valori.