Helene

 

Bussola della mia anima

Volto del mio domani

Ciò che sarei

Potuta essere , fuori

Da me,

Solo in

Te.


 

Infinito

 

Pettirosso stanco

Che cerchi la meta

Cerchi

Quel ramo ma hai

Già dimenticato il

Volo

Distratto nel mondo

Non vedi più i

Colori, l’alba

e’ lontana il

Tramonto ti

Aspetta.

La tua macchia hai

Donato,

Non aver fretta.

 


 

 La festa

 

Ho visto Mia madre

Ballare.

In cerchio

Esitava.

Era LA sua festa

77ne compiva,

Non sapeva come

Si faceva

Ed era  li che un poco soffriva

Dietro qell’ombra, Felice era per la la sua festa,

Come Una bambina

Esitante gioiva.

La torta la guardava

A muso duro. Era

La prima Volta

Che la incontra

E non riusciva a

Capire perche’ non la

Mangiava

Era un suo diritto

Ma non capiva

Che era arrivata troppo tardi

Cosi’ piangeva.


 

L’equilibrio

 

Il mortale arbitrio

spalanca la mente

all’universale lotta

delle umane scelte.

Si scema la scelta

dettata da un sogno,

o solo da un atto di

necessità.

Chiuse le porte della

libertà,

dell’essere vero

in questa realtà.

Strozzato il singhiozzo,

inghiottito il fardello,

pesante rigurgita

la sua identità.

Si insinua negli occhi,

pesa sul petto,tira sul viso e poi si spegne

con un sorriso.

Il compromesso della

coscienza,un filo spinato

da calpestare,

solo cosi si

può volare.


XXI  secolo

 

Sciacalli vestiti

orientano il domani.

La cultura vanitosa

si specchia

le mani legate

di servilismo

e disonesta.

La saggezza e l’umilta laboriosa

dei pochi

indisturbata per la

sua strada avanti va.

La perla dormiente

nel fondale al

sicuro sta

senza saperlo tessiamo

la coscienza di una nuova umanita.


Proviamoci ancora

 

Dopo il caos e i vizi,

saremo ancora fratelli.

Non si va

lontani dal

sangue.

Scacciamo l’amore

per non impegnarci

al sacrificio,

ma lei ci ricorda,

che regna nell’universo

matematica e sovrana.

L’arte la carpisce

e ci emoziona

la parola,la insegue

ma non arriva

L’energia sa

e la protegge

per poter esistere ancora.


La finestra

 

Soli,il mondo dentro,

riecheggia il vuoto per la

via…….

Si schiva il saluto,basso

lo sguardo,

destini intrecciati

fuggono via

dal tutto,dal niente ormai

è mania

la maschera chiede di

essere tolta via

e io che non è ho una,che

follia

quercia e farfalla!chi mifa

compagnia?



Immensità

 

Spumeggianti onde,

si irradiano nel cielo.

Sguizza una rondine

solcando un battito

è lì

lo sento pulsare

l’anima fiera nel suo

turbinio rimane lì

ad ascoltare.Suono che

culla lo scorrere eterno

amaro l’inganno,

di chi

spezzato un fiore il suo

segreto distrugge.

Sfiorando la morte,coltivi

la vita,correndo da essa

le vai incontro custodendo

quel dono.

Ma un battito basta,

in quell’attimo,in

quel tempo

per sapere che anche tu

sei passato di là.