Poesie
NOVECENTO
Solo ora mi accorgo
che si sta davvero sciogliendo
il secolo novecento.
Poco a poco, lentamente,
va scomparendo tutta la sua gente.
Se ne vanno tutti i suoi protagonisti.
Le sue protagoniste,
gli autori delle sue più grandi conquiste.
Secolo pieno di dolore
con le sue due guerre mondiali
ed i campi di sterminio razziali.
Ma è stato anche il tempo
di uno straordinario cambiamento,
di masse sterminate
popolo diventate,
uomini finalmente registi
della conquista dei propri diritti.
E’ stato il tempo
dello sbarco sulla luna
e delle donne liberate
dagli inutili orpelli
delle false morali,
anch’esse sempre più uguali.
Il secolo del libero amore
praticato così senza pudore
con gioia e senza dolore.
E’ stato il tempo dello sviluppo industriale,
della interconnessione mondiale,
il secolo di uno straordinario allungamento
dell’età dell’essere umano.
E’ stato il mio tempo,
il tempo della mia gioventù,
il tempo della mia vita
ed ora lo vedo scomparire
lentamente
senza che possa farci niente,
con lo stesso straziante dolore
dell’abbandono di un grande amore
che mi ha lasciato
solo e desolato
e che se ne va per la sua strada
verso un nuovo destino.
Resto così ad aspettare che arrivi
quello strano mattino
in cui dovrò unirmi al vostro cammino
coriandolo anch’io sperduto nell’aria,
lasciando che, in un solo momento,
sene vada via con me
anche questo mio novecento
AUTUNNO
Nell’autunno che è già cominciato
sono entrati i tuoi occhi
che mi appaiono sempre stupiti.
Si è diffusa d’intorno
la dolce speranza
che lo sguardo che si è posato sul mio
apra un varco nel grigio del cielo
e si possa vedere un po’ del suo azzurro
come succede talvolta
nei tiepidi giorni di mezzo settembre,
quando capita che anche qui,
nella nostra pianura,
si senta ancora lontano l’inverno.
Potrò regalare
solo quel po’ di sapienza
e di calma esperienza
che sanno ancora però
far felici i giorni e le ore.
Lasceremo così, laggiù, sullo sfondo,
lontano,
l’arrivo del rigido inverno.
LUNA
Vedi anche tu questa luna rotonda
che illumina tonda
l’imbrunire precoce.
Mi verrebbe allora la voglia
di correrti incontro veloce,
stringerti forte la mano
e portarti con me, lontano, lontano
lassù in quel cielo
che si è fatto ormai nero.
Volando in quel buio da sogno
vedrò il luccichio dei tuoi dolci occhi brillanti
fissarsi nei miei ancora esitanti,
increduli del dono che tu mi hai riservato.
Lascio qui, giù, i miei pensieri,
le ansie, i tremori
e tutti i miei dolori,
di cui tu sola conosci i segreti,
per poterli lenire,
e, dunque, luna, ti prego ,non tramontare
che l’incantesimo possa continuare
ed io riesca ancora a volare
abbracciato con te nel senza tempo
del nostro cielo lunare.