Il bagno d’amore

L’acqua indorava
la tua veste,
il bagno della follia
alle corde dei nostri cuori.
La luna abbracciava
madre patria,
tu che la cingevi
tra le strade trafficate,
rimandavi gli echi
in gemiti d’estasi
ai nostri ricordi,
inumiditi di seta leggera.
I lampioni per le strade
a indicarti la via
per raggiungermi,
mentre la luna si dipingeva
del tuo volto perlaceo,
schiarendo
i tuoi lineamenti
vellutati e sacrali.
I nostri corpi nudi
negli abissi dei pensieri,
per poi riemergere
in un tacito consenso,
espiando colpe innocenti
al riverbero siderale
di una candela accesa.

 

 

 

Gioia nel cuore

Nugolo di rose bianche,
l’aria frizzantina
sui petali di primavera,
come fuoco intenso
sotto un cielo terso.
Fiordalisi,
come i riflessi dell’anima
di un bambino innocente,
crescono nelle vallate
dell’Eden,
come germogli in campi di grano.
Gioia nell’orizzonte
Delle emozioni, pescate
Dal lago del cuore di cristallo.
Risplendono fronde di abbracci,
braccia di rami che anelano
al cosmo assoluto
laddove soltanto il silenzio
delle stelle raccoglie
l’ultimo pugno di leggiadra
estasi.

 

 

 

Desideri forti

Getto il dado tra i desideri
e fioriscono farfalle.
Il sole albeggiato
barbaglia il mio corpo nudo,
mentre la fortezza
di sua maestà mare
culla i miei sentimenti.
A riva giungono
A cavallo di residui,
di ferite inabissate,
mentre la sabbia del tempo
evapora
lasciando l’ennesima impronta.
I desideri germogliano,
anche in campi minati.
E il sole si tinge
delle sfumature adamantine
della mia anima.