Fragore

del mare
dei sogni
dell’anima
questo rumore così muto
che duole
che scansa
questo corrodere
il cuore
la mente
Fragore..
delle parole
non dette
sbagliate..
mai corrette
del tempo che fragoroso passa!


a mia figlia

A Eleonora mia figlia

Mi ritrovo spesso a scavare nei miei ricordi
più ardui e nascosti.
E squarciando il velo di cui sono coperti mi scopro ora
assassino di questo tempo.
L’affanno che pago per trovare di me il meglio,mi strema.
Quindi mi perdo,come se la caccia di ciò,fosse vana..eterna..inutile.
Poi ti guardo dormire…
E scopro (attraverso te che sogni)la mia parte divina..
che è in tutti,
che io ADESSO ho trovato.
Moltiplicando la mia carne ho potuto anche io sentire il SUO soffio.
Dunque sei qui..
E non più mi affanno,nessun’arma da imbracciare per la caccia,
dita non più sanguinanti per scavare..
Ti svegli.
E attraverso i tuoi occhi,si riflette,la mia essenza.
L’anima mia.
Assonnata mi guardi..
E io..io finalmente posso dormire.


Nemmeno la mia poesia

Lascerai un vuoto,già so
che a confronto il nulla
sarà colmo..
straripante..
mi lascerai li,già so
affranto,distrutto,esanime,
svuotato,mendico di nuova vita.
E non basterà già so
nemmeno la mia poesia..
maledetta e amata
cercata,
questo machete che recide via tutto.
che apre qualche volta la via
ma costa,quanto costa..
questa goccia,fissa,fissa,fissa,fissa,fissa
che scava, corrode,penetra
duole.
Non fa capire
non fa cambiare..
trasforma
i battiti in scosse…
già so…tremo!!!