Domani
Domani lontano
Domani vicino
Nasce carico di rimandate promesse
Forte di slancio,
Si spegne esausto…
Tramutato, è oggi
Il giglio
Bianchi gigli
Affacciano forti le corolle
Fra dune di sabbia fine
I passi affondano
Rivolti al mare
Che attende fragoroso
Battendo la lunga riva liscia
Tutto si piega verso l’onda
Solo i gigli
Sono lì, senza ombre
A segnare il passaggio
Bianchi come la sabbia fine
Cielo stellato
Notte solitaria
Cielo stellato illumini freddo e sereno
I passi insonni
Eco nel silenzio,
Dove condurranno i pensieri
Nascosti in tanto buio…
Ad accompagnarli gli astri tracciano
Percorsi brillanti e sconosciuti
Abitudine
Abitudini di vita
Scandiscono le ore
Ritmo di calore quotidiano
Sono àncora di nave in movimento
Che salpa per lidi inesplorati
Tramonto
Quando l’onda si illanguidisce
Confusa col tramonto
E tutto è calmo sulla sabbia
Appena infreddolita
Lo scoglio ormai scuro
Mi invita al rientro
La mia casa
Ho costruito la mia casa,
Tanti mattoni e poi tegole a riparare dal cielo
E grandi finestre aperte al mondo
E il portone piccolo e sicuro
A proteggere la mia solitudine
Poi sono uscita e ho visto il mare
Mille gocce di acqua e di sale
Insieme senza fine
E ho visto il cielo
Mille respiri di sole e di luna
E ho portato nella mia casa
Il mare e il cielo
A riempire quel piccolo spazio per te