DUEMILAVENTI

 

Chiudo gli occhi e torno indietro

non di molto, solo qualche metro.

Ripenso a com’era facile vivere.

Vivere bene, intendo, con le tante possibilità di sorridere.

 

Un tempo in cui tutto era un po’ scontato

e nulla studiato, pensato e calcolato.

Un tempo in cui ci si poteva abbracciare,

non come adesso, a distanza di almeno un metro per parlare.

 

Un tempo in cui si compravano caramelle, 

cioccolata e addobbi di Natale senza nemmeno pensarci;

oggi, purtroppo, si pensa a come arrivarci.

 

Un tempo in cui eravamo liberi di vivere,

oggi è la mascherina che ci permette di sopravvivere.

Torneremo di nuovo a sognare, 

anche questo vento, prima o poi, dovrà cambiare.

 

Arriverà quel giorno, ne sono certa.

dobbiamo aver pazienza, a casa, al caldo e magari sotto una coperta.

Non dimenticheremo mai questo duemilaventi 

perché ci ha fatto terrorizzare e stringere forte i denti.

 

Torneremo a sorridere come gli sciocchi

e lo faremo non solo con gli occhi.

Ci vuole tempo quello è vero,

anche se manca il respiro ed è tutto nero.

 

Questo virus purtroppo esiste,

lo conferma il paziente e il personale che l’assiste.

Non è gioco, spero si sia capito,

anche se viene continuamente smentito.

 

Stiamo vicino alle persone care

c’è chi non ne ha le possibilità e lo vorrebbe fare.

 

Torneremo a ridere, correre e viaggiare…

dobbiamo aver la pazienza di aspettare,

la nostra vita è importante ed è giusto lottare.  

 

Apro gli occhi, giù la maschera e guardo oltre l’infinito.

Osservo con ammirazione i sorrisi della gente.

Memorizzo ogni istante nella mia mente.

Niente paura, finalmente, tutto è svanito.

 


 

PER L’ETERNITÀ

 

Ti stringevo forte la mano

ed eri consapevole che stavi andando lontano.

Guardandoti negli occhi volevo darti forza e coraggio,

ma tu da sedici mesi pensavi già a questo viaggio.

 

Nel tuo sguardo c’era una sola verità

e anche se ti sussurravo di star tranquillo,

sapevi che non c’erano altre possibilità.

 

Piangevi silenziosamente immaginando la tua amata

perché il vostro amore era più forte di una forza armata.

Avete dato tutto per la famiglia

che era il vostro più grande orgoglio e meraviglia.

 

Il vostro amore resisterà a tutte le forze estreme

perché adesso sarete eternamente insieme.

Oggi vi immagino vicini, mano nella mano,  

camminare oltre l’orizzonte di un cielo lontano.

 


 

LA MIA TERRA

 

Rincorriamo sempre la nostra felicità

ma non sempre appartiene alla realtà.

Bagaglio alla mano e pronti per la partenza,

si va via con un vuoto nel cuore e tanta mancanza.

 

Sono gli odori, i gesti scontati e la famiglia

quelli che mancheranno sempre,

che sia gennaio, giugno o dicembre

purtroppo, siamo distanti oltre mille miglia.

 

Sono i sacrifici di un meridionale

che obbligato dal dovere di lavorare

è costretto a una distanza abissale.  

 

Così sogniamo la nostra terra come un miraggio

aspettando con ansia che finisca maggio.

Arriva l’estate, finalmente chiuse le scuole

veloci, si corre nella terra del sole. 

 

La voglia di sentire le voci della famiglia,

di assaporare ancora la sabbia sotto i piedi,

la possibilità di cercare ancora qualche conchiglia

o di camminare ancora per quelle vie e marciapiedi.

 

Come rondini impariamo presto a volare,

con l’unico obiettivo di tornare

in quella terra baciata dal mare.