Poesie
CHIMERE
Vieni dal nulla
e verso il nulla vai.
Rimuovere la dura realtà
con fantasiose costruzioni ?
Questo è il problema.
In ogni tempo all’uomo
ha rubato
preziose energie.
Scongiurare la ricaduta
nel nulla,
negare la più naturale
ed assiomatica
tra le spiegazioni:
non esistevi
e non esisterai.
Evidenza combattuta
e soggettivamente
distrutta.
Speranze ed auspici
i più temerari
magicamente tradotti
in disinvolte
e indiscutibili
certezze.
Una battaglia persa
dall’inizio.
CONTINUITA’
Silenzioso
instancabile
il cervello lavora
registra inventa elabora
getta ombre terapeutiche
sui buchi neri della vita.
Un filo segreto
raccoglie le immagini
di ogni storia:
mere sospensioni
tra essere e nulla.
ROUTINE
Ame sarebbe bastato
un attimo di silenzio,
uno sguardo
per capire…
ma ancora una volta
tra futili parole
e gesti consueti
il momento magico
è svanito.
A PROUST
Per te,grande Marcel,
principe della notte
pallide immagini da caleidoscopio
colorano i tratti
in cui si traduce la mesta vicenda
scolpita nei sogni
sempre diversi,sempre fugaci,
eterei,illusori …
La notte scorre
non lascia tracce.
Ma quando d’incanto sciogli il dilemma
dormire o non dormire,
dormire o pensare,
ti svegli felice, la mente sospesa
tra Shakespeare e Freud:
allora
la tua penna magica
aggiunge un frammento
che supera il tempo
e rende più lieve
l’avventura della vita.
LA MUSICA IN SOGNO
Nel sonno
dolce musica latina
arriva da lontano.
Suscita ricordi
che magicamente s’intrecciano
al sogno già iniziato
e lo accompagnano
a sviluppi inattesi :
luoghi e vicende
perduti nei meandri
dell’oblio,
figure umane
che tornano a vivere un attimo
per subito svanire.
Musica lenta, carezzevole
malinconica, eterea.
Seduce trasporta commuove.
Forse dona conforto
come il quadro
che Van Gogh sperava sempre
di dipingere
ma non ci riuscì mai.
Oppure rattrista
come l’aria
che accompagnò Schubert
all’ultimo viaggio:
l’aveva scritta apposta
ma certo non pensava
che dovesse servire
così presto.
Fra le arti divina
nel bene e nel male,
sarebbe difficile
trovare per l’uomo
un dono più grande.
DANTE
Ancora ragazzo
già m’incantava
la tua arte sublime.
Nel lungo cammino della vita
e degli studi
triste ed assorto
ti ho sempre sentito al mio fianco,
mi hai fatto vivere
in una ricchezza
indefinibile.
Le tue metafore,le allegorie
le invettive,gli sfoghi
I dolci abbandoni
“era già l’ora che volge il disìo” …
nessuno come te
può toccare le corde del pensiero
del sentimento,della fantasia
dell’amore reale o perduto.
La tua grandezza ci affranca
dai negativi artefici
delle misere vergogne
di un’Italia ancor oggi infelice
come quella su cui
versasti le tue sacre,
amare lacrime.
Ma pensando a te
al tuo genio universale
possiamo ancora,come tuoi figli
onorarci
di essere italiani.
EXTINCTION
Forse verrà un tempo
in cui tutti saranno morti .
Un pianeta deserto .
Non più bambini che giocano,
uccelli che volano,
né fiori né musica .
Scenario spettrale .
Lacrime sogni fatiche
pensieri amori speranze
gioie illusioni …
Tutto ciò che ha accompagnato
l’avventura umana
nel suo viaggio esistenziale
perduto per sempre .
Nessuno più a raccontare la storia
e nessuno più a leggerla .
Allora sarebbe importante
l’avverarsi di una magia :
rivisitare il passato
come Dante nel suo mirabile viaggio .
Ma ci vorrebbe un aldilà
che non fosse anch’esso svanito
con i pensieri di tutti coloro
che vissero credendo .
Ci vorrebbe anche un nuovo Dante
unico sopravvissuto al mondo
a descrivere le miserie umane
finalmente concluse .
Ritornando al pianeta deserto
senza Dante e senza aldilà
si può solo aggiungere
con il grande William
“il resto è silenzio” .
IL TEMPO CHE VA…
Sento passi frettolosi
dileguarsi nel silenzio.
Voci confuse sfuggono all’attenzione
prima di essere colte
nel significato che forse le distingue .
Suoni indefinibili attraversano l’aria
per spegnersi lontano.
Ogni pensiero,ogni nave
continuamente passa ,
segue l’orologio del destino.
E’ il tempo che va .
Il suo fatale trascorrere
ha logorato le menti più eccelse .
Come una grande clessidra
la vita assiste al suo fluire
pur sovente tentando
o solo sperando di fermarlo
nel suo ineluttabile cammino .
Il tempo che illude e vanifica
appare il teatro in cui si recita
l’umana vicenda esistenziale .
Ma solo nella mente dell’uomo
trova la sua parvenza di realtà .
E’ una nostra creatura
che come una serpe nel seno
ci consuma fino al limitare
della notte .
NUOVI APPRODI
L’estate era già lontana
e io pensavo alle lunghe giornate
passate da solo
a mettere insieme parole
facendole scorrere
come le note di una musica .
Vivere in una dimensione diversa
un mondo fatto solo di pensieri
di colori immagini suoni lontananze
sfumate dalla notte ormai vicina .
Parole di tutti i giorni
scelte con sedulo fervore
combinate in laboriose sequenze
per una poesia fatta di concetti .
Andare così alla ricerca di nuove sensazioni
nuovi turbamenti , nuovi approdi
oltre i confini finora mantenuti
verso una dimensione inesplorata della vita .
Ideale forse troppo audace
per chi è rimasto finora
legato all’empirismo dell’abitudine .
Ma solo inseguirlo mi conforta :
disgrava la malinconia
dell’esistenza.