Calle degli spiriti

Nella citta’ delle maschere
scattasti il conto alla rovescia
per fucilare il cuore limoncetta
laggiu’ in quella calle degli spiriti perduti

Tra canali,ponti e artigiani
i colori si facevano sempre piu’ vividi
fino ad accecare l’anima
e tu a trattenere il colpo pronto in canna

Pochi giorni, poche ore mancavano
alla decisione del soldato occhi blu
e nella notte della maschera rossa
uno sparo echeggiò nel vuoto

L’anima di fuoco si volto’
colpita di striscio sorridendo ancora…
aveva capito che era tutto
‘architeto’ di un classico c‘era una volta…

…già deciso, un po’ come un comune
regalo di natale…


La dogana degli orrori

Urla sorde e sguardo senza luce
specchiati su pezzi di carta mal stampata

Ferma, immobile come la dignità
portando la sua asta e nella sua sommità
sventola lo stemma del nobil cuore

Nulla spezzerà il disegno dell’anima
che brucia vivente

Abbi sempre un gran cuore
per riempire quei vuoti
di coloro che non ne hanno

Lascia a loro la dogana degli orrori.


Mascherina

Mascherina di cartapesta
regali lacrime invisibili…mute

Fantastichi come celare questa
umiltà
e ti ritrovi sempre a pensare
a non lacrimar di colpa

Oh mascherina basterebbe
una briciola di coraggio
e questa velina soffocante
ti renderebbe uomo.