INCANTESIMO RUBATO

 

La grafite si presta friabile

sotto incantesimo della mia mano.

Gentile traccia emozioni

in accurati dettagli

che il mio occhio esperto

sa carpire.

 

Ladra di mestiere

rubo l’anima a chi guardo

ascoltando in silenzio,

osservando ogni dettaglio.

 

“Che la magia abbia inizio”

annuncio nefasta

e ad ogni foglio bianco

una piccola luce negli occhi

a render vivo un ritratto mi basta.

 

Una maledizione mi perseguita

da quando ero bambina:

prendo a cuore fogli bianchi

e gli ridò la vita.


 

 

L’ INCONTRO SUL LAGO

 

Ti aspetto qui,

dove parlare è più facile.

Il lago sembra immobile,

come me.

Sembra uno specchio

e invece scorre,

come le parole.

Solo se ti avvicini

puoi vederlo muoversi,

solo se ti avvicini

puoi ascoltarmi.


 

SOBRIA FOLLIA

 

Non era il vino

era sobria follia.

 

Ad ogni boccone

un sorso

a ogni sguardo

un rimorso.

Il ghiaccio nel secchiello

si scioglieva

una goccia gelida

attraversava

la schiena.

 

Il fuoco

di un caldo pensiero

illuminava gli occhi

di puro desiderio.

Era necessità

quella di guadarsi

di stringersi

di toccarsi.

 

L’occasione

di sentirsi vivi

in un mondo

che li voleva cinici.