” LA MAMMA E IL SUO PICCOLO ANGELO”

Tanto tempo fà’, una giovane coppia di innamorati ebbero un figlio meraviglioso.
Il figlio crescendo rendeva i genitori molto felici.
lui èra un bambino vivace e allegro e assai ubbidiente ,rendendo la vita dei genitori bellissima e assai completa.
all’età di cinque anni il bambino si ammalò gravemente.
il bimbo aveva la febbre altissima e il medico disse loro che il figlio aveva una forma di meningite eche doveva somministrargli dei farmaci per curarlo.
i medici somministrarono la cura al bambino
ma questa cura fece solo peggiorare il bambino e gli fù anche fatale perchè il bambino non aveva nessuna forma di meningite.
Il piccolo mori’ tra le braccia addolorate della sua adorata mamma.
La giovane madre da quel giorno èra morta dentro, nonostante fosse incinta.
lei non voleva più vivere e il marito si arrese al dolore.
un giorno la madre sognò la madonna che teneva tra le braccia il suo bambino sorridente che giocherellava con la madonnae subito dopo il piccolo scese dalle braccia della madonna e corse felice tra le braccia della madre, abbracciandola mentre gli dà una immensità di baci.
il suo bambino gli disse che l’amava tantissimo e che lei doveva vivere perchè lui stava bene con la seconda mamma.
la madre svegliandosi ricominciò a vivere per amore del suo bambino e per il nascituro ,e per l’amore del marito il che raccontò il suo sogno lasciando entrare in lui nuova gioia di vivere.


” IL GIORNO DELLA PARTENZA”

Un giorno la mamma e il suo bambino si recarono alla stazione dei treni perchè dovevano raggiungere il papà.
Nell’attesa che il treno arrivasse la mamma giocherellava allegramente col suo bambino.
il treno èra appena arrivato e loro salirono gioiosamente sul treno e presero posto nella cuccetta del primo vagone.
durante il viaggio la cuccetta si rienpii, ma per fortuna un’ ora prima dell’arrivo si èra liberata, e il bambino vedendosi da solo con la sua mamma teneramente si addormentò tra le sue braccia.
mancava una fermata all’arrivo ,e la mamma con delicatezza svegliò il suo bambino dicendogli che doveva prepararlo perchè stavano arrivando alla stazione dove il papà li attendeva con gioia.
appena il tempo di mettergli il gilè che il vagone ondeggiava in modo anomalo con sbalzi e rumori assordanti.
dal finestrino non si poteva vedere niente perchè c’èra una specie di nebbia di terra.
la mamma capi’ subito che la situzione èra gravissima e che da un momento all’altro la situazione poteva diventare drammatica, e pensò subito di stringere forte a se il suo bambino come uno scudo mentre canticchiava le preghiere come se fossero canzoncine allegre per tranquillizzare il suo bambino ,nascondendogli le lacrime ghe uscivano per le preghiere di aiuto verso il signore.
il vagone cominciò ad urtare di striscio su alcune cose e loro cominciavano pericolosamente a urtare dentro la cuccetta come se fossero una palla che rimbalzava da un punto all’altro.
i colpi ferirono la madre ma per miracolo in modo lieve e un taglio di striscio sul fianco che si fece restando per pochi minuti incastrata tra lo sportello della cuccetta che si èra accartocciata lievemente nell’urto finale che fece il vagone.
la madre si accertò per prima cosa che il figlio stasse bene e subito dopo chiese aiuto e i feriti stessi che le diederò aiuto a lei e al suo bambino che per miracolo ne usci’ illeso rienpendo di gioia la sua mamma per il miracolo ricevuto da dio di esserne usciti vivi.


”LEI SPERAVA IL SUO RITORNO”

Nella seconda guerra mondiale un soldato italiano prestava servizio in LIBIA , dove conobbe la donna della sua vita, una ragazza italiana cresciuta in LIBIA, diventando una donna bellissima e con un cuore immenso di generosità d’animo.
si sposarono ed ebbero cinque figli,il primo gli mori’ e il sesto èra ancora in grembo.
Un giorno ci furono dei bombardamenti, e la situazione èra diventata critica.
gli italiani cercarono cercarono di imbarcarsi sulle navi per fuggire in SICILIA, e tra la folla per l’imbarco c’èra anche lei e i figli scortata dal marito.
il marito abbracciò forte la moglie e i figli e gli promise che li avrebbe raggiunti al più presto.
lei con l’anima addolorata e le lacrime agli occhi si fece forza e mise al sicuro i suoi figli imbarcandosi con loro sulla nave
arrivata in SICILIA lei volle abitare sulla costa del mare, perchè da li ogni giorno lei sperava che il suo amato sarebbe ritornato da lei.
Arrivò il giorno del parto e una bomba cadde nella vicinanza della sua casa, e mentre la bomba scoppiava lei partori’ uno splendido bambino.
un giorno la figlia maggiore affacciandosi dalla finestra, vide arrivare un uomo vestito di bianco,
dalla spiaggia.
dopo un momento si accorse che èra il suo papà,eurlando di gioia avviso’ la propria madre.
la madre appena ebbe la notizia corse a prendere l’ultimo nato e si mise a correre con lui dal marito .
si congiunsero e si abbracciarono teneramente e salutando in modo particolarte l’ultimo nato.