ANNA

Un nido morbido
dalle linee perfette profumate,
dolcezza a pagamento.

Perso nella stretta leggera
di quel peso su di me
che integro purezza e libertà
fino ad arrivare
alla stazione devastante
dal tremolio convulso
dei muscoli tesi in esplosione.

La cadenza straniera del suono
della voce bugiarda bionda
che incalza sul desiderio
del bastone arrogantemente
innalzato nuovamente a vessillo
del verso mai osato.

Il nido ovattato
come l’ago in vene stanche
di vite nel sogno
che scompaiono,sbiadite
nel serbatoio del tempo.
Il dimenticatoio dal corpo elastico
è caldo diabolicamente
splendidamente assurdo e bello.
S’osservano le stelle
riconoscendo i pianeti schierati
ad influenzare umori e fortune
nell’accettare lo scambio sincero
del suo sguardo di puttana.

Bevo dalla sua bocca
che ha appena mangiato
la schiuma densa
della nostra follia strana.


TRATTAMENTO SANITARIO OBBLIGATORIO

Giorni tutti uguali
di considerazioni
banalmente geniali

Sorrisi amari
e giorni sempre uguali
chiusi da invisibili gabbie
quasi rettangolari

Giorni tutti uguali
di trattamenti sintomatici
che non curano i mali
e soli oscurati
da nuvole pedanti

Giorni quasi uguali
dentro allegri ospedali
e trattamenti sintomatici
che corrodono stomaci
di morti viventi
col coltello tra i denti

Sorrisi sinceri
e giorni sempre uguali
trascinati da menzogne
degli amici veri
e fetore di carogne
attraverso le campagne

Giorni troppo precoci
per esseri notturni
che rifuggono la luce

Giorni quasi moderni
disegnati sui quaderni

Giorni e giorni.


LA FOTO

Scattare la foto perfetta
quella che parla della luce e del tempo,
l’immagine perenne che racconta
il volo e l’acqua
il fondo dell’anima.

Intuire la foto assoluta
quella che ama senza pensare
la gioia insensata dell’essere,
il camminare senza meta
nelle stanze recondite della mente.

Scattare la foto perfetta
quella che dice il non detto
e gioca del gioco dimenticato.

Scattare la foto perfetta
con le mani nuotanti nell’aria
di una notte primaverile
carica di preziosi momenti.

Scattare
la Foto
Perfetta
che non va ritoccata.

La scatterò
quando il vino non farà più male
e riuscirò a sentire
il respiro profondo del mare.
Sorriderò
quando vedrò sgorgare lacrime dal riso
e saprò,finalmente,respirare
nel verdeggiante bosco del suo viso.
Sorriderò
quando ogni parola saprà di sale
e nelle menti insipide
risplenderà un nuovo sole.

(Claudio balordo Agresta)