L’ESISTERE

Ho chiamato una dea,
ascoltato un tuono
lanciato nell’illusione,
ho aperto un cerchio nell’acqua,
specchiato la mia anima,
versato una lacrima,
immerso i miei pensieri.

Così ho chiamato gli anni,
perso i fanciulli,
difeso i miei castelli
nel mare ormai dissolti.

Ho chiamato il giorno,
rimpianto il tramonto,
pianto l’alba,
cantato la luce
soffocato il buio.

Ho visto anime volare nel sole,
sogni e desideri dormire nella luna,
ho visto la vita nascere e morire.
Sono solo, desolato, levigato dal tempo,
ti prego bimbo
prendimi con te !
Il tuo sorriso sarà la mia gioia,
i tuoi sguardi i miei occhi,
i tuoi sorrisi i miei attimi di vita
e non sarò più
non sarò più
solo un sasso!


ASCENSIONE

Leggiadra e soave ascendi i tuoi sogni, ,
antica e atavica luce, ti avvolge.
Saggezza e forza sul tuo cammino,
nella leggerezza di un desiderio;
sull’onda dell’insondabile.
Vieni a me come fanciulla…

Ma sulla linea sottile, al confine dell’essere,
ritrovo la quiete, la pace
diviene e si espande,
dal tuo animo mi giunge,
sino al cuore.
Irrequieti i tuoi pensieri?
Paure annebbiano il respiro?

Ma oltre ogni forma,
ti ho ritrovata,
così come un Tempo,
ora come allora,
ti ho riconosciuta.
Splendente sulla scia di una Cometa,
in un mare di Stelle.

L’Amore nei tuoi occhi,
caldi come la Dea Madre,
audaci nella tenerezza,
veri come tu sei!
E sempre sarai
nella divina origine
di ogni Vita.


SPIAGGIA

Limiti dotati di forza,
colori datati mentalmente,
così i castelli di sabbia
diventano dimora,
rifugio per sognare.
Ma lo stesso mare,
così caro a noi stessi,
sommerge il tutto.
La realtà cruda ritorna
e il senso decade,
il caos pervade.
Solo il sole specchiandosi
In un infinito specchio d’acqua,
richiama a sé l’animo umano,
riflessi dell’essere,
vestiti di luce,
in simbiosi di una rinascita,
chiamata Amore.