SILENZI

silenzio e ancora silenzio

 

ma quanto mi parla questo silenzio

 

quanto ci è negato l’unico vero immortale

 

attraverso il tempo e la storia

 

lui è sempre li

 

amico di lacrime,gravido di sogni d’amore

 

seduto affianco a me

 

mentre mi parla .

 

Un alito di vento mi attraversa

 

come una vecchia sensibile ferita

 

il mio cuore,povero lui…

 

basta una piccola brezza… quanti graffi ,quante cicatrici

 

come ti presenti oggi?

 

cosa sei diventato?

 

testimone…

 

modello all’incuria ,mio silenzio

 

amo il tuo confine ci cammino da troppo oramai

 

mio labirinto di amore e pensieri..

volgo lo sguardo alle stelle

 

il mio sogno è ancora lassù

 

grazie cuor mio.


INQUIETUDINE

ho avvertito la tua inquIetudine

 

e credo anche di sapere che ne occupo in parte,

 

più o meno grande dei tuoi pensieri..

 

nulla e facile nelle nostre vite

 

nemmeno la nostra relazione…

 

e iniziata in modo usuale,

 

abbiamo inIziato dalla parte più complicata cioè noi stessi …

 

senza provare a incantarsi a vicenda.

 

Con le solite scontate banalità

 

e giusto per me o per te?

 

non si può sapere e nemmeno sarebbe bello saperlo

 

il valore di un sentimento severo

 

aumenta nelle difficoltà,a me piacerebbe essere per te

 

un valore aggiunto alla tua vita

 

ma non vorrei mai essere una tua debolezza

 

e tanto meno voglio essere un limite alla tua vita

 

l’amore viene a noi insieme alla sofferenza

 

sono le facie della stessa medaglia,

 

ma e proprio quella magia intrappolata

 

in quelle due parole a dare un senso a tutto

 

forse sto sprolUquando troppo,

 

so che puoi capire cosa voglio dire

 

tvb.


LO SCRIGNO

grande infinita saggezza…

 

amo specchiarmi nella tua arte,nelle tue opere e nelle tue creazioni..

 

le amo tutte…

 

soavi le tue veneri,

 

a loro hai donato i doni più cari che hai…

 

innamorato della tua stessa opera

 

hai concesso i poteri della tua stessa divinità.

 

Non l’uomo ,nella forza nella resistenza fisica e nell’insano egoismo..

 

lasciando… povero lui con qualche lampo dI’ngegno.

 

a tratti… così

 

così da renderlo un pò meno animale.

 

ah.. le tue veneri, nelle grazie..

 

hai lasciato i tuoi poteri più grandi e potenti.

 

dolci e soavi chiome ,visi dai tratti gentili sono il suo scrigno….

 

e in una carezza la sua chiave.

 

Grande la tua luce per i degni.. sedotti,illuminati,persi…

 

nella notte della loro tragedia e nella sorte.

 

Gogliardo il suo spirito e ingannevole la sua illusione inflitta ai poveri uomini.

 

Ah.. le mie veneri la grazia,la temperanza la sensibilità la capacità di amare e soffrire…

 

nella creazione c’è il vero potere e la grandezza della tua divinità.

 

Poveri e ciechi uomini..

 

persi nei secoli a cercare un segno divino.

 

ieri era una montagna..

 

oggi un’ingannevole reliquia..

 

ma come poteva essere una semplice ciotola il santo Graal?

 

e non pensare che un dio i poteri li mettesse nel più bello e adorno degli scrigni..

 

degno è beato colui che può accedervi…

 

illuminato gli è il futuro

 

e lieto il suo riposo.