“Mio padre”

 

Quegli occhi castani,

quelle mani grandi,

quel carattere rigoroso e forte,

era così il ritratto di quell’uomo

che mi ha visto nascere.

Una grande corazza indossava,

con sarcasmo parlava,

nessun sentimento mostrava,

alzava il tono quando si agitava,

quegli occhi tenebrosi mostrava,

ma un’infinita bontà custodiva.

Aveva grandi spalle

da sopportare il peso di tutte le fatiche,

il gravoso peso delle problematiche.

Non certo peccava di egoismo.

La sua dote era l’altruismo.

Apparentemente superbo,

ci ha stupito la sua umiltà,

la determinazione del pater familias,

di quel padre che sgobba,

sgobba per la sua famiglia.

Amerò quell’uomo,

custodirò le sue distinte orme.


 

“Il Salvatore” (poesia religiosa, le maiuscole indicano Dio)

 

Il cielo brilla,

il cielo brilla della tua luce.

Senti questa energia,

senti questa purezza,

conosci la sicurezza.

Siamo orbite che gravitano attorno al Centro.

Siamo stelle che illuminano la notte,

Lui è il nostro baricentro.

Siamo neonati che chiedono un abbraccio

grande come una botte

e non rinunciano a un bacio.

Le ginocchia piegate stanno poggiate a terra.

Il capo chino del dopoguerra.

Il cuore è pronto ad accogliere il Salvatore.

La mano ci afferra il grande Illuminatore.

Siamo peccatori,

siamo egoisti pescatori.

Abbiamo fame di cibo e denaro.

Illumina i nostri cuori, nostro Illuminatore.

Salvaci dal male nostro Salvatore.


 

“Dove non c’è luce”

 

Oscuro e malinconico il tuo sguardo,

è arrivato l’inverno come un petardo.

Fredde le tue mani

quasi a toccar il gelo.

Son lenti i tuoi battiti,

guarda il cielo.

Non ti sei mai piegata,

allo sconforto sei abituata.

Guarda le nuvole

e immagina la luce.