Leone

E’ lui il leone, il Re di tutti gli animali, è lui la forza per eccellenza. Per la sua indole e il suo aspetto imponente, è stato assunto come simbolo di fierezza e di coraggio. Si presenta ornato da una folta criniera, è solitario e si unisce alla femmina solo durante la stagione degli amori. Non combatte mai con gli altri animali per la conquista del cibo, lotta solo durante le sue conquiste. Il leone preferisce luoghi aperti, pianure distese, e alberi per nascondersi durante la giornata, steppe aride, regioni desertiche e desolate, dove il colore del suo mantello si confonde agli occhi delle sue prede, cerca rifugio in luoghi riparati e si riposa ovunque lo sorprenda il mattino. L’effetto che ha il ruggito del leone sugli altri animali è indescrivibile, la pantera e la iena smettono di grugnire, gli altri scappano mugolando. Il leone mangia esclusivamente le prede che lui stesso ha ucciso, non mangia le prede degli altri. Tutta la natura si ferma davanti a quel ruggito. Le persone “iene” si spaventano tre volte davanti alla persona del “leone”, quando la provocano e per la prima volta intravedono le sue orme, quando continuano a stuzzicarla e per la prima volta la sentono ruggire, e quando arrivano a fargli perdere la pazienza e per la prima volta se la trovano davanti. Il leone non si preoccupa del parere delle pecore, ma se provocato, usa tutta la sua forza anche per uccidere un solo coniglio. Guardano la savana gli occhi del leone, e sono occhi pieni di forza e fierezza, se sei intelligente, potrai godere di tutto ciò che lui ha da offrirti. C’è un solo modo per andar d’accordo con il leone, portandole rispetto, sempre. Altrimenti non avrai scampo, perché lui ti ucciderà.

 

 

 

Il nostro reale valore

Il pensiero che gli altri hanno di noi, non rappresenta il nostro reale valore. A volte è positivo e sopravvalutato, ci rende felici ma può essere immeritato, altre volte è negativo, sottovalutato, e ci rattrista, talvolta fino a distruggerci dentro. Il pensiero degli altri è qualcosa di ingannevole. Non siamo in grado di dimenticare presto le offese fatte a noi stessi, le emozioni non ubbidiscono ad ogni tentativo di farle nascere. Nemmeno l’opinione che abbiamo di noi stessi, rappresenta il nostro reale valore, l’opinione che vorremmo che gli altri avessero di noi, è soltanto superbia e presunzione.

 

 

 

Cara Sicilia nostra

Cara Sicilia nostra! Tu sei la bella isola immersa nel Mediterraneo, nel Tirreno e nello Ionio. Sei tutta da scoprire, tra storia, tradizione e natura. Sei stata terra di grandi conquiste. Nostra amata, sei stata sottomessa da Vandali, Ostrogoti, Bizantini, Arabi, Normanni, Angioini e Aragonesi. Sei stata sotto il dominio dei Savoia, dell’Austria e dei Borboni, ma con la spedizione dei Mille di Garibaldi ti unisti con il plebiscito all’Italia! Sei madre di mari, monti e colline. Possiedi la ricchezza di sapori e profumi intensi, grazie alla tua natura incontaminata. Non sei sola attorno a te, ti fanno compagnia le isole Eolie, Egadi, Pelagie, Pantelleria e Ustica. Come dimenticare il fascino dei tuoi vulcani Etna e Stromboli. Trinacria nostra! Sei testimone di arte, archeologia, monumenti, hai saputo farti riconoscere nel corso dei secoli. Amiamo le tue provincie: Caltanissetta, Agrigento, Siracusa, Trapani, Palermo, Messina, Catania, Ragusa ed Enna! Ognuna ricca di pregiata ed elegante bellezza, di storia che mai dimenticheremo. Hai dovuto vedere affiancato all’aggettivo “bellezza” della tua terra, il termine mafia o “Cosa Nostra” già dal XIX secolo. Hai doverosamente convissuto e combattuto contro questa organizzazione criminale, che ti nasceva da dentro e non riuscivi a scrollarti di dosso. S’intrecciavano accordi segreti fra politica e criminalità organizzata, e questi protagonisti hanno usato la tua faccia, la tua reputazione per travolgere l’Italia intera. Personaggi della classe politica devono chiederti scusa, ieri, oggi e domani per tutto quello che hanno fatto a te e alle famiglie che ti abitano. Un cambiamento forte e urlato a gran voce, avvenne soltanto nel XX secolo, negli anni ’90. L’omicidio di due Grandi Uomini, due eroi della lotta contro la mafia, i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, scatenò la scoperta di importanti verità della corruzione tra mafia e stato. Ci fu un grande cambiamento nella popolazione, la gente non era più disposta ad accettare quella macchia del nostro paese, che rendeva la Sicilia e l’Italia intera, un luogo criminale e corrotto. Il lavoro dei nostri eroi, Falcone e Borsellino, non si fermò nemmeno dopo la loro morte, grazie alle loro scoperte, vennero arrestati i principali boss della mafia. Questa resta tutt’ora una pagina orrenda della storia, che ti ha reso protagonista e quelle ferite continueranno a sanguinare ancora, finché avremo memoria. Non dobbiamo dimenticare. La tua storia è la nostra storia, cara terra nostra. Mai più sarai lasciata sola. Ora il mondo intero sta iniziando ad apprezzarti per i tuoi reali meriti, la tua bellezza, la tua gente ospitale e onesta. Risiedono nella tua terra, Donne e Uomini generosi, che hanno un emozionante senso del dovere e della responsabilità, un popolo umile e sempre impegnato nel migliorare il proprio paese. Da te incontriamo giovani studiosi, che con grande speranza e dedizione, provano ad emergere, chi emigrando, chi restando, e riescono in tutto ciò che fanno, con grande orgoglio. I Siciliani hanno avuto la forza e il coraggio di alzare la testa e dire basta, liberandoti per sempre dall’oscurità, cara Sicilia nostra!