Che io sia quieto nella mia stanza                                                 

inchinato ad una precoce notte d’ombre -

sul tavolo intarsiato la luna si specchia

e quell’intarsio pare sfocarsi e diventar postumo.

Che io sia quieto non impedisce al vento

di sfrigolare libero su tratte d’aria longeve

come una voce che parte feconda e si sveglia bambina.

Che io sia quieto non impedisce al pipistrello

di giocare col buio suo amico – o alla pioggia lontana

o al campo di grano da mietere

o al corvo assiso sul manto di neve

ora non più immacolato.

E provo – anche se quieto – a trovar affine dimora

a quel picchio instancabile che becca il mio pensiero

e quel corvo sparisce nella neve e la neve sparisce nell’intarsio.


 

Ci sono giorni in cui la poesia mi abbandona

lasciandomi solo un mare di prosa.

La cerco e provo ad accendere i pensieri

ma è buio intorno e non vedo nessuna luce

solo un mare di prosa ostinato e invadente

che non porta spiagge feconde

solo acqua affogata – solo protesi di parole.

La chiamo urlando una qualche lettura ricercata

ed anche se delicate e ricche – parole a me care -

sono ancora Solitudine – perché senza la mia.

Sposto allora la spugna che ho sul cuore

e cascate di parole gocciolano – lettera per lettera

come pioggia che scrive un temporale su un muro.

Così la poesia ritorna e non so perché mi abbandonò.

Ma forse era meglio averla perduta

che avere solo un cuore di poesia e una vita di parole.


L’Autunno colori caldi e vivi più dell’Estate tien nel suo grembo                             

Le foglie rosse sugli alberi – spettri dell’Estate -

cadono in terra – rugiada di  petali -

come a mostrare lo scorrere di un sangue pronto per vivere.

E poi ancora interi campi di grano digradare dall’ambra lucente

al nocciola tenue e poi ancora al rosso – sempre Lui.

L’Estate più calda a colori più freschi.

Allora dico che Autunno è testimone d’Amore più dell’Estate -

i suoi colori sono messaggi innamorati

di chi in cuore ne tiene un altro -

spirano segrete istanze – nei pensieri sussurrano bisbigli

come incantesimi che toccano solo gli amanti.

Così tra questi inutili pensieri – appari tu – un colore nuovo -

acceso, fresco come l’estate -

e poi caldo,maturo – come l’Autunno che digrada

nella stagione del mio cuore che tu hai svegliato.

M’imbarazza quel che scrivo- e lo rifuggo maldestramente

come un bimbo che giura di non avere caramelle nelle tasche.

M’imbarazza a tal punto che scrivo lo stesso -

ché più forte di quell’imbarazzo è il non averti qui -

sapere che non sai

o che non immagini quanto di te spira in me.

E se solo fosse questo – oh fresca Estate – tu basteresti!

Ma più importante di ogni dire è che nemmeno sai

di essere rossa sugli alberi, la foglia -

del campo di grano la sfumatura in divenire.

Finisce e ricomincia ogni stagione – questo l’Amore che sei -

Più forte e vivo e bello ogni stagione – d’Autunno il colore.