ALESSANDRA (Contro il femminicidio)

Cosa era lo sfregio che mi ha ucciso,
la puerile traduzione di dispotiche emozioni,
Che sul mio viso scrisse la mia sorte,
Come per chi va in trincea ad affrontar la morte,
Fra fango e privazioni.

Come un soldato di falange,
Che ingoia sorrisi al mattino,
E la sera commosso li ripiange,
Salvato dal tramonto,sul cuscino.

Che sà che un giorno non ritornerà,
Che non sa dov è lui,
Che i i viali sono bui,
E neanche stasera mangerà.

E’ questa la vendetta del divino,
Di donarci belle sensazioni e anguste pene,
Che al cattivo uomo dettano spregevoli finzioni,
Trasformare il bene in orride catene,
E le passioni in armi senza libretto di istruzioni.

L’idea del bene, è vero da vita anche al suo opposto,
Ma il male non contiene, Non cerca violenza ad ogni costo.
I compromessi materiali, Creano legami contrattuali,
Che furenti e rotti diventano fatali.

Torniamo a cercare ciò che siamo,
Ma in questo attimo egoista, Tutto tace,
E sotto la polvere dei salici… Alessandra tace.


MISTICO SAPIENTE

Tra la guerra e lo scontento,

Tra chi pensa e chi poi muore,

invidiato dagli eroi,

nacque un teorico d’amore.

 

Eremo interiore di una città furente,

E ciò che sta in catene ti gridava,

eccoti! Custode della mente,

opera del fuoco che sgorgava.

 

E l’anima dicesti,è un gran finale,

Tu fuggila ,e denigra quanto vuoi,

Il resto è solo carne andata a male,

La nostra morte è un infinito poi.

 

Cavalli alati bianchi e neri,

galoppavano nei tuoi pensieri,

Un auriga diretta all’infinito,

divina,la puntavi con il dito.

Amico che mi mostri il cielo,

adesso se ci fossi ti direi,

signore occidentale del pensiero,

Io sono quel che sono, Tu chi sei?


Darkness/solitudo

“Mi muovo nello spazio buio,

Rovisto il mio pensare come un topo,

Mi sposto silenzioso , muoio e appaio,

e fuggo come quando tocco il fuoco.

 

Il grigio che domina è reale,

Colore della vita più normale,

violaceo, dissolto nelle ossa,

cadavere nell’ ego di una fossa.

 

Il tono s’alza e tutto volge a nero,

di questo cimitero la luce è il mio mistero.

Quando penso che vorrei, uccido un’altra voglia,

Mentre dico io farei, cado morto sulla soglia.”