LA PAURA

Mentre scrivo queste righe ho paura , o per meglio dire timore , dato che non so , se chi dall’altra parte lettore di questo testo , possa trarne sentimenti positivi o negativi .
Questa piccola premessa , serviva a testimonianza che la paura fa parte di ogni piccolo gesto ed azione, quotidiana o meno , che nel suo insieme generano la nostra vita .
Essa può avere diverse valenze , può essere sinonimo di codardia , quando davanti ad una situazione dubbia ci fa prendere la strada più semplice ,oppure può essere interpretata come coscienza , quando per paura di rischiare qualcosa stupidamente , ci impedisce di agire di impulso .
Può essere vista sotto la sua forma più ancestrale: La paura della morte , con le conseguenti crisi esistenziali che all’età opportuna e spesso anche oltre , si manifestano su ogni individuo , spingendo l’essere umano in una ricerca spasmodica di una buona motivazione per vivere , la quale io ho trovato nel sapere .
Posso dirmi forte conoscitore di questo sentimento , mi ha accompagnato in diverse fasi della mia breve vita , manifestandosi nelle sue più svariate forme e sfumature .
Infatti di natura mi ritengo insicuro (sinonimo di paura), spesso mi capita di vedermi debole in scelte e decisioni , lato del mio carattere che sono riuscito a conoscere e di conseguenza a domare meglio negli ultimi anni .
Sostengo che certi lati di noi stessi vadano gestiti il più possibile , all’occorrenza celati , in modo da non permettere a nessuno di erigersi a nostro tutore ; Come la teoria del leone e della volpe di Macchiavelli.
La paura muove il mondo , o in un verso o nell’altro , per anni i governanti hanno tenuto a bada interi popoli sfruttando e strumentalizzando tale sentimento , come nel 1790 quando in Francia venne fondato il comitato di salute pubblica , istituito da Robespierre allo scopo di opporsi ai nemici della repubblica .
Può però anche mantenere degli equilibri , quasi tutti i paesi del mondo sono possessori di ordigni nucleari , loro stessi però ne scongiurano l’utilizzo per paura delle conseguenze .
Insomma si potrebbe parlare all’infinito di tutto ciò, il fatto è che questo sentimento fa parte dell’uomo , anzi è parte manifesta dell’essere umano , che ne può essere vittima o fruitore .
Come ogni emozione , anche questa è degna di essere citata con orgoglio , poiché, anche se a volte lo sfondo che la ospita non è del tutto positivo ,è in grado di far provare al nostro corpo , ed alla nostra mente emozioni che ci ricordano che siamo esseri speciali .

DI:BOSCHIAZZO DARIO


UN ISTANTE SEPARATO

Ieri sera, mi sono affrettato per giungere prima degli altri in stanza perché avendo solo una maglietta addosso sentivo freddo.
Quando scesi, il resto dei ragazzi non era ancora arrivato, così, decisi di fare due passi allo scopo di riflettere un pochetto.
Il sole aveva quasi terminato il suo ciclo, ma lasciava ancora espandere un chiarore alle spalle delle immense colline dell’entroterra Romagnolo.
Mi fermai, ed il mio sguardo si perse ad osservare il magnifico contrasto tra natura e civiltà.
Sentivo nello stomaco una strana sensazione di espansione, che dalle viscere, giunse alla mente procurandomi un particolare entusiasmo.
Non sono purtroppo in grado di spiegare al meglio ciò che mi ha investito, era come se fossi contemporaneamente in mille posti diversi.
Ascoltavo la mia anima che si sdoppiava dando vita a traiettorie energetiche dirette in ogni luogo e in ogni dove.
Forse quell’accenno di percezione mi ha concesso per pochi istanti di sentire la vera voce dell’universo, il richiamo della mia vera madre: L’esistenza.
Ogni parte del mio corpo, era soggetta alla cosiddetta pace dei sensi; non necessitavo di nulla di materiale, mi bastava poter respirare ed osservare ciò che avevo intorno.
Ho espresso questo mio pensiero ad un amico, il quale, mi ascoltava annuendo, ma con stampata in volto una chiara espressione di confusione.
Sono quasi certo di non esser riuscito ad esporre fino in fondo e con chiarezza l’atteggiamento della mia anima di davvero difficile comprensione e decifrazione.
Continuerò i miei scavi interiori troppo spesso indotti alla mia mente ma solo a volte comprensibili.


TI DIREI …

Come mi sento
Non so dire
Ti penso sempre
Ti sogno amica

Con te un giorno
Mi vedo giocare
Curare parlare amare
Ed in fine ascoltarti sorridere

Ma viene interrotto
Questo mio sogno
Da incomprensioni
Che nel luogo odierno
Non trovano risposta alcuna

Tu troppo bella
Io troppo pauroso
Non voglio soffrire
Temo dolore dall’indifferenza
Che tu mi arrechi

Forse un dì
Senza invisibili catene
Potremo celebrare
Questa dolce amicizia
Di cui gioirei

Spero che il tempo
Non allontani questi due soli
Correndo il rischio
Che non riescano più
a scaldarsi l’un l’altro

Fragilità li accomuna
Sentimento li avvicina
Paura li accompagna
Scrittura loro dono
E bellissimo momento di incontro.