Poesie
Sguardi ai tempi del virus incoronato antitutto
Vorrei poterti dire
che sei la più bella
ma
non vedendo
il tuo volto nudo
posso solamente immaginarlo…
Saper amare
Esistono tante donne al mondo…
e poi Lei,
che passa davanti alle altre
avvolgendole in un manto d’ombra.
Chi sa amare questo lo sa e lo vive.
Amore,
se vuoi dirmi qualcosa, dimmela.
E non importa
se mi annegherai il cuore.
Non importa,
ora che non ho più lacrime
e neanche… te, l’aria.
Il dodo
(poesia per bambini)
Attento e vigile appare il dodo,
come una vedetta
nella mia stanzetta,
tenero e morbidino
come il mio cuscino,
un piumacchiotto bello pienotto
e con quelle sue zampette
che mi lasciano immaginare
che gli corro dietro
per prenderlo e accarezzarlo.
Ragazza in giardino
Risvegliati, mio cuore che la pensi…
Bel fiore chiamato “ragazza” vidi,
una rosa sbocciata nei miei sensi.
E sempre le ripetevo: «Sorridi,
amore mio, che lacrimi rugiade
a rifiorire nuovi questi lidi…»
Quel suo lento sguardo tutto pervade,
e a me posa gentile come foglia,
nel mentre ogni dolore intorno cade.
Il vicino giardino mi dà voglia
di incoronarla, pia, con orchidee
madide, appena colte senza doglia.
Sussurrano ricordi, miti, idee
soffici, accarezzate dal suo vento…
respiro sensuale delle dee…
Diceva: «Non sai, ora, cosa sento!»
mentre al mio piano già le dedicavo
più note (…lucerne dal lume spento).
Giungeva sera e sempre la miravo…
quella mia chimera con rose vere,
che al profilo del sol accarezzavo.
E con parole tenere, sincere,
mi donava una languida emozione
(…declami tenui, caldi nelle sere…).
E gli occhi umidi suoi di commozione
si specchiavano nel mio lacrimare,
conscio piovigginare in quest’agone:
lieti, i pensieri miei caddero in mare
e, con essi, l’arcobalen del sogno…
un sogno che volle sempre volare.
Angelo senz’ali
E lontana corresti
verso me a braccia aperte,
un angelo senz’ali…
Velo bianco, etereo,
che ornasti la mia pelle,
come farò a sbiadirti?
Il cielo indorava
la scia del tuo passo,
quando le nuvole, rosee,
primaverili fiorivano
allo sfumar del giorno…
Le labbra tue, petali
di rosa, sfioravano
il bacio del vento,
nel mentre il sogno, desto,
addormentava della vita
il tormento…
Lacrime d’emozione
scendevan sul tuo volto,
come carezzevol discende
lo scorrer delle dita.
Tu, angelo senz’ali,
io, povero astronomo
dalle tue distanze siderali,
nel firmamento della mia vita
sempre rimarrai
in arie chiare,
e sarà scacciata dal soffio
del mio ricordo
ogni nuvola grigia
che tenterà te di cancellare.
L’alba del tuo sorriso
Quando osservo l’orizzonte dei pensieri,
lì sorge e mai tramonta il tuo sorriso.
Di mezzanotte ti scrivo, pur sempre giorno…
e giorno rimarrà nel mio cuore… ma
un’eco mi giunge dal vento,
e trascina davanti ai miei occhi
le ceneri del passato…
È l’impronta delle esperienze
che s’imprime dentro,
durante il cammino
di questa vita, in pieno affanno.