In questa società

In questa società, che vende
e da prezzo a tutto ciò che non ha valore.

Il più colpevole sono io, che fuori dal tempo,
tento di dar valore, anche a ciò che non ha prezzo

Allontanato cosi, morendo solo…
sulle rive del presente, come estremista della vita passata.


A un Padre.

Da figlio, non mi mancavi…
Ero bussola di me stesso, guidavo la mia vita,
forte e deciso come un vecchio marinaio,
che la propria vita più volte ha messo, su mille mari e su mille navi.

Da padre, non capisco cosa mi sia successo…
Da un momento all’altro mi sono perso,
troppi dubbi, troppe domande, sono impaurito e perplesso.
Un mare gonfio lentamente mi allontana, dalle mie certezze di ieri…

In mezzo a questo, per me, sconosciuto mare, guardo i miei frutti e penso.

A volte mancano i ricordi, più delle persone che non hai avuto, insieme.
A volte mancano i riferimenti, più che i percorsi scritti insieme.
A volte mancano le gioie, le emozioni e i dolori, rubati ai momenti, insieme.
A volte mancano le esperienze trasformate in competenze, insieme.

Ad attimi di noi, attimi, che mi avrebbero indicato.
Dove e come, e se, finisce questo mare.


Amarezza nel cuore

Con una certa
amarezza nel cuore,
ormai senza stupore
sento la mia anima aperta.

Aperta e sanguinante,
sangue da ferite, per una vita persa,
una vita, che più non trovo, nella fogna immersa,
nell’ingiustizia imperante e strisciante.

Aperta e sanguinante,
un’anima persa, morente… esanime…
davanti al dominio della non meritocrazia, dell’ignoranza,
dell’idiozia…

Aperta e sanguinante,
la mia anima, ogni giorno, dolorante, fissa…
questo mondo,
che uccide sogni, speranze e desideri.