A MIA MADRE

Sempre fronte contro fronte.
Sempre cuore contro cuore.
Vinceva chi stringeva di più i
Pugni.
Noi un’eterna lotta, troppo simili
E troppo diversi. Due binari
Che non conoscono stazioni.
Tu che metti catene alle ali
Di una farfalla che vuole volare.
Tu che chiudi le orecchie
Alle parole e cerchi di ascoltare
I miei silenzi.
L’eterna incomprensione delle tue
Paure, delle mie ambizioni.
Tu una donna dagli angoli spigolosi
E io dal cuore che avresti dovuto proteggere,
Ma che ho nascosto dietro una
Gelida corazza.
Non lo sai ma questo è il nostro tempo,
Non siamo eterni e ogni respiro lo
Paghiamo come fosse oro.
Ma l’orgoglio non ci vuole abbandonare
E rimaniamo su due fronti, come soldati
In trincea.
Ancora una volta fronte contro fronte
E cuore contro cuore.


SEI COSI’ QUANDO ARRIVA

Per la prima volta sai di avere un cuore.
Per la prima volta sai che le tue mani si
Possono intrecciare.
Per la prima volta respiri la leggerezza.
Sei sul tetto del mondo e lo guardi girare.
Ogni nuvola è un dono.
Ogni sorriso ha una ragione.
Ogni risveglio profuma d’attesa.
Sei come una boccata d’aria fresca.
Sei così tu quando arriva l’amore.
Tu sei così,
Dolce e silenziosa,
Ma così forte e devastante.
Sei arrivata nella calma di una notte
E mi hai regalato albe e tramonti,
Monti e mari, tempeste e calme
Improvvise.
Tu sei così,
Una piccola imperfezione di cui
Ci s’innamora.


 

IO SONO UNA DONNA E TI CONDANNO

Io non giustifico gli occhi languidi.
Io non giustifico le mani che non sanno
Fermarsi.
Io non giustifico una carezza in un pugno.
Io non giustifico pensieri sporchi che
Toccano anime pure.
Io non giustifico le voci che gridano
Addosso.
Io non giustifico il dolore.
Io non giustifico la vergogna.
Io non giustifico i lividi nascosti dietro una
Bugia.
Io sono una donna e non giustifico
L’infelicità.
Io sono una donna e non taccio.
Io sono una donna e ti condanno.


 

IL MONDO CHE TI DAREI

 

E io te lo direi che il mondo è bello

Quando lo respiri a pieni polmoni

Te lo direi che puoi sguazzare

In quel mare che ti fa tanta paura

Te lo direi che puoi immaginare

Un futuro che puoi realizzare

E io te lo direi che ti aspetta un mondo

Fatato, quello che nessuno ti ha mai

Raccontato.

Te lo direi che la notte non è più fredda, che non fa più paura.

Te lo direi che ti sveglierà un bacio sulla fronte e non più una bomba che esplode  nel cuore.

E io te lo direi, ma non è questo il tempo, non ora, non adesso, ma presto.

Per ora sogna un mondo migliore, quello che io ti darei

Debora Tamborrino

 


 

TU SEI ME

 

Ma come fai tu a guardarlo e a fare finta

Che non scorra nelle tue vene,

Il suo stesso sangue?

Ma non lo vedi che hai i suoi occhi riflessi

Sul viso?

Ma come, non ricordi quelle mani che

Ti sorreggevano e che quando le ginocchia

Sanguinavano, era lui che ti asciugava le lacrime?

Lui ti guarderà sempre con gli occhi innamorati.

Per lui potrai sempre correre tra le sue braccia grandi.

Lui non ti respingerà e non ti avrà dimenticata, ti abbraccerà e ti proteggerà.

Per lui sarai sempre la sua bambina.

 

Debora Tamborrino

 


 

E IO TI LASCIO ANDARE

 

Ti ho impedito di andare via troppe volte.

Ho provato a convincerti che potevamo avere un’ultima occasione.

Ti ho legato così forte che mi sembrava di tirare una fune.

Avrei voluto vederti restare e invece te ne vai e io ti lascio andare.

Perché queste braccia sono stanche e queste mani sanguinano a furia di stringere.

 

Debora Tamborrino