Poesie
L’ULTIMO INCONTRO
Da quando l’autunno
ha preso dimora sopra le mie ore,
come foglie morte ad ogni refolo di vento,
volano via anche i bei ricordi.
Le sementi dei sogni rinsecchiscono
e mi sento fortunata
se qualcuna spunta ancora
nella primavera di un momento sereno.
Ho finito da tempo di camminare
dentro giorni senza nubi
e mi vedo procedere a fatica
su sentieri lastricati di duri affanni.
Tutto va sciogliendosi dentro un brusio,
in un mulinello di attimi e nulla più,
ma la mia mente non cede al ricatto
e l’ultimo incontro lo vorrebbe gentile.
I NOSTRI OGGI
Perché voi grandi non ascoltate
la voce di noi piccini?
Perché siete lontani
con i vostri pensieri
con i vostri affanni?
Siamo qui ad aspettare
che vi accorgiate
del nostro adesso
che non potrà tornare!
Forse un domani
ricorderete il bisogno di dire
dei vostri giorni bambini.
Ma noi siamo ora,
con la bilancia
del dare e dell’avere
e con gessetti per colorare,
Destini vicini i nostri
e c’è in un ritorno
che non vuol mutare?
Ascoltate ora, poi…
non avremmo più
voglia di raccontare!
IN ATTESA DELLO STRIKE
Cadono i giorni,
lentamente,
come birilli stanchi,
nell’urto del tempo.
Angoscia,
sereno,
risa e pianto,
l’equilibrio incerto
della vita.
Domani
e ancora
in attesa dello strike.
VOLO
La brezza sparge
profumo di fiori
nascosti tra l’erba,
echi di campane
penetrano la voglia
di rimanere su questa maestosa
sponda del mondo.
Nell’ultimo canto del giorno
tra stridulare di elitre
e frinire di cicale
raggi infuocati arabescano figure
che solleticano fantasie.
Il mio cuore oggi è come un fiore
che vuol diventare farfalla
per non marcire tra le dita del prato
e si libra seguendo un alito
nell’apparente bonaccia.
Va lontano lungo tragitti già seguiti
accompagnati a volte
da ferali canti che lo avvolgono
in una pena senza fine.
E’ per questo che ora piango,
sorrido e piango?
E’ perché il mio volo
è ormai lontano?