Assolo

I tuoi occhi un oceano di specchi

gli stessi in cui ho visto le mie forme

da ghiaccio, trasformarsi in onde

Parola di labbra non ancora appoggiate

sguardo che muta ma non tace

La tua mano rimane oltre quell’attimo

lo stesso in cui si è fermato il battito.

So che senti il mio sottile messaggio

ho trovato te nel mio miraggio

Lo sguardo finge distrazione

ascolto ogni tua vibrazione

Distillo l’amara radice dalle alte fronde

desiderio delicato che realtà confonde.

Non cambierò nessuna nota

da sempre tua, per sempre ignota.


 

Due Anime

Traccia che da sempre seguo e che sempre lascio

Elettricità di un bacio.

Nome pronunciato dalla stessa bocca

sempre diverso nella mia voce.

Distanza assopita dal tempo

Coscienza che trasforma il vento.

Il buio ha cullato i tuoi semi

Plutonico scorpione che diventa leone.

Hai camminato tanto a motore spento

Facendo del tuo respiro il tuo movimento.

 

Pleiadi specchiate nel mare di Atlantide

Mappe geografiche dei passi maestri.

Siamo le nostre età e ci attraversa il tempo

Da sempre ci siamo vissuti chiamandoci con la stessa bocca

Con diverse voci.


 

Iride magnetico 

Paralisi di sguardi

Impenetrabile seduzione

Andavo dove tu andavi

e alle soste tre volte ti ho incontrato

e una raggiunto.

Soglie in bilico sul momento,

fugace sorrido con timore intraprendente

alle formalità che sostengono il contesto

Matura densità elettrica, chiunque tu sia,

la vicinanza stride al tuo avanzare

Apparso e svanito

che nome darti?

Calamita di energia palpabile

Scolpisci la sorpresa dietro la curva

frontiera ferma in dogana

resti nell’aria dove si condensa ogni contrasto

cielo dalle nuvole nere che graviti pioggia

bruci di freddo l’ attimo che incarni

l’occasione vince sul caso

sublime visione  dal volto vago.