Illuminato

Egregio buffone

che nel monologo usi la frottola,

ammiro in te l’estro e

la rapidità della favella.

Tua è l’arte della seduzione,

geniale la tua truffa senza inganno.

E’ pur vero che giochi bene la tua mano.

Ma dimmi: sapresti cambiare tavolo?


 

Notte

Notte fredda

a raccoglier gemme.

Di quelle che non finiscono mai,

senza un numero,

solo tante.

Illuminata dai fari,

sepolta dalla giungla,

e dal silenzio stridulo.

Notte che avanza

sincera che sfonda,

indecente e torbida.

Tempo dato a stilar idee

devote all’anima

e a stuprar ferite.

Notte di un turno,

notte di un giorno,

senza preavviso.

Istiga il perverso,

deride l’orgoglio.

Notte sincera.


 

Eterno insaziabile desiderio di te

Voglio perdermi in te,

cadere, prostrarmi, morire di te.

Toccarti sanguinando,

torturandomi e fracassandomi il cranio.

Deprimermi, piangere, soffrire,

perdere ogni direzione, nutrirmi di follia malsana.

Risvegliarmi nel peggiore degli inferni,

urlare ed ammutolirmi di dolore.

Solo per vedere un solo istante la tua luce,

solo per sentire un solo istante la tua presenza,

solo per partorire l’eterno insaziabile desiderio di te.