SOGNO E REALTÀ

Giovane che vai,
volando sulle ali d’un sogno
dove fioriscono,
rapidi,
i giorni del tuo avvenire,
irreali ed affascinanti,
fermati e pensa.
Domani li troverai,
infranti,
nell’urto d’una sconfitta
nata per caso
sui banchi di scuola,
al posto di lavoro,
attorno al desco
o intorno al focolare.
Allora, solo le lacrime
del tuo cuore ferito
sapranno dar vita
ad altri sogni,
se avrai imparato
a volare di meno
per vivere
la dura realtà
di te stesso
che diventi uomo.


VOLO DI GABBIANO

Bianco gabbiano,
che giochi col vento
e ti lasci portare
lontano… lontano
e, quasi immobile,
perpendicolare al mare,
scruti l’onda
che s’increspa
e ricama a fantasia
la distesa del mare…
torna.
A riva
c’è un altro gabbiano
che, senz’ali,
vola e va a ritroso
e s’attarda a pensare…
I vagiti di bimbo ormai spenti,
la gioia, il sorriso,
ricchezza d’un tempo che fu:
lotte, affanni, pensieri…
mare increspato
della giovinezza.
La stoltezza d’allor
è diventata senno,
temprata alla fornace
della vita.
Gabbiano senz’ali,
vola… vola ancora
lontano… lontano
nel sereno mare
dell’eternità
dove ogni affanno
diventa bontà.


CUORE SOLITARIO

Cuore solitario
che batti a vuoto
le ore della vita
che scorre lenta,
quasi esangue,
sorridi!
Bussano alla porta:
è l’amore!
Anagrafe di un sogno
o vera realtà?
Non importa:
già il pensarlo
ti dà felicità.
Cuore solitario,
batti e aspetta:
presto il sogno
sarà realtà.

Cuore solitario,
edera capricciosa
abbarbicata al muro
della fantasia,
sorridi!
Tra i verdi rami
della tua età
sta il tuo domani.