COME BUKOWSKI

Il ricordo mi invade mi pervade

è linfa vitale nelle mie vene,

mi strugge mi inebria

scorre lento nel mio corpo

e ancor più lento arriva al cuore,

gli crea un sussulto,

gli da una scossa,

mi fa alzare dal letto e mi fa vivere.

Vivere e pensare che ancora

un’altra possibilità c’è, ancora una speranza,

una flebile speranza

di non crollare di fronte alla tua lontananza.

Mi alimento di attese, ricordi

e mutamenti che devo alla mia vita,

alla nostra se tu lo vorrai.

E proprio come Bukowski

guardo il bicchiere ancora pieno

e vedo la tua immagine… e sorrido.


SOFFIO

Con gli occhi chiusi vago,

vago in una stanza priva di finestre,

una stanza buia,

intorno a me l’oscurità

che mi fa da compagna.

In un tale silenzio

asporto i miei confusi pensieri

e vado alla ricerca di quello più inebriante.

Ma un soffio da cui  non conosco la provenienza

mi riapre gli occhi

e mi fa vedere un filo di luce.

Ed io lo inseguo

perché so che là ci sei tu.


INCESPICANDO

Passo dopo passo

mi trascino in un’esistenza dove

manca l’essenza,il brio,

la voglia di lunghi slanci.

Questa mancanza

mi fa ricercare remoti ricordi

di un esistenza mai completata,

piccoli pezzi sparsi e mai ricomposti

seminati lungo il tragitto della vita.

Che qualcuno possa raccoglierli,

calpestarli o denigrarli

non conta più.

Incastonati nella mia mente

i pezzi acquistano un senso

e incespicando giorno per giorno

vado avanti

ricomponendo l’universo

che mi attanaglia iin una morsa di ghiaccio,

dalla quale posso riemergere

solo con un desto ghigno

di chi non vuol soccombere

ma smettere di incespicare.