Poesie
Eco
Da una tenda tessuta da timidi e tiepidi raggi di sole,
una mano ladra uscì.
Lesta e decisa ti afferrò …
un battito di ciglia ..
e da quel momento non ti vidi più.
Sul gelido asfalto
solo petali di rosa color dell’avorio
sparpagliati tra granelli lucenti
e lontano la mia voce chiamava il tuo nome.
Tredici anni e nell’aria ancora l’eco.
Mamma …
Riesci sentirlo?
Pensieri confusi
Pensieri confusi e disordinati che solo l’anima può far brillare.
Chissà se un giorno staremo vicini,
e che importa se le nostre sembianze non saranno più giovani..
non esisterebbero più momenti rubati per ritrovarci per vivere,
sarà un sogno lungo, interminabile …
Non sentiremo più la lontananza e non diremo più “mi manchi”
e da quel momento il tempo, non più dolente,
comincerà a scorrere lento
per compensare tutto quello perduto.
Ricorderemo i nostri incontri clandestini,
i giorni che nulla presagivano ciò che sarebbe nato …
e se è una colpa averti amato,
pagherò il torto con la mia anima o con la mia stessa vita..
Chissà se anche tu provi ciò che provo io per te ….
e se riusciremo a viverci fino in fondo
o se continueremo a bagnarci la carne con i pensieri.
Io ti aspetterò,
ti aspetterò fino all’ultimo dei miei respiri,
per non biasimarmi un giorno,
di non averti aspettato abbastanza.
Destino
Qualunque sia il mio destino
quando il mio corpo non sarà più palpabile
quando gli occhi non vedranno più la luce terrena
il mio cuore,
ormai nuvola
continuerà scandire il tuo nome.
L’anima vagherà
ormai senza meta,
fra le nebbie dell’eterno infinito
e strette all petto,
tra le braccia
le tue iniziali.