MATTINO A POSITANO

Mi piace carpire
pensieri aggrovigliati dal sonno
tra le ciglia socchiuse
e sentire il tuo bacio caldo
di ceralacca appena sciolta
tra un impassibile azzurro
di cielo e di mare.

Poi, quando i tuoi occhi
si spalancano al sorriso,
ci prendiamo per mano
e incominciamo a scendere
gli sconnessi gradini
che portano al mare.

 

 


 

NON DIRMI PAROLE

Non dirmi parole di vento
che il dondolio dei treni
dissolve
in questa stagione
di fine inverno
quando alla gemma finora acerba
è promessa la vita nuova
(a me ancora pochi spiccioli
d’illusione
da barattare allo spettro
d’una vita lunga di giorni).

Non dirmi parole di sole
se all’afa di luglio
son terra e sassi e zolle
e a ricordarle
soltanto dolore.


PIENA DI UN FIUME

E’ troppo tardi
per chiamare il tuo nome
ed ancora presto
perché il muscolo non dolga,
e ferite,
bianche vestali
attizzano il fuoco
di viete memorie.
Questo antico pianeta
è semina di croci
ma la promessa di spazi
non vissuti
odora di linfa
la lista d’erba
che onirici pensieri
conduce
nel letto
del mio fiume orbo di sponde.