IL MARE

Seppur la massa enorme
ansia mette in core,
la sua maestate imponente
dona ugualmente, pace alla mente.

Le onde spumeggianti, bianche,
di spruzzi di sale impregnate,
gli occhi in false lacrime fan brillare,
e la melanconia che tutto strugge,
dalla sua energia, travolta, fugge

In eterno movimento, s’avvolge
agli scogli con fermento,
erosi , graffiati, di sabbia riempiti,
nel tempo, restan con arte, scolpiti

Al largo, dondola una barca,
il limitar è lontano.
Con mano forte e potente,
vien spinta agevolmente.
D’approdar è sperante
la riva non è distante.

I gabbiani volteggiano, gridanti,
sulla cresta ondulata
che, dolcemente s’innalza
con spuma, lieve e argentata.
.
L’orma della vita
lasciata sulla sponda,
è come la marea
continua e profonda

Mare!
Palpito d’emozione.
Mare!
Assaporar l’esistere
è tua espressione!!!!!
Eleonora.


ESTATE

Improvvisamente appare!
Nei campi il papavero lampeggia,
col suo rosso smagliante,
e l’occhio con abbaglio,
gode, esultante e pavoneggia.
La marea delle messi dorate
s’illumina in alto, infiammata.
Il vento incantato,
l’ondeggia con tocco delicato.
Sul loro flessibile stelo
cullansi, leggiadre le margherite,
e l’erba ballerina con mille dita,
oscilla, qual soffice velo.
Il prato è pieno di farfalle
candide, variegate, gialle.
Nell’ombroso olmo le cicale
s’accordano in un ritmo cordiale.
Disteso il sol rifulge.
Un tuffo nell’azzurro mar,
s’innalza e in alto surge.
La calura, bianca, opprimente,
da un fresco spruzzo è spazzata,
lentamente s’arresta, imbronciata.
Scende alfin la notte profumata.
Taccion gli uccellini dal sonno vinti,
tanto da parere sol bei dipinti.
La dolce quiete, d’ambra pregiata,
s’addensa nella volta stellata.
La natura mostra con orgoglio,
il massimo, suo rigoglio.
Sebben, cotal bellezza,
sia effimera e passeggera,
l’avido goder,
è brivido d’essenza vera.

ELEONORA


PRIMAVERA

Un pizzicor t’avvolge denso.
Il cuor accoglie con intenso,
il tuo arrivo stagione incantata!
Dolce primavera sei alfin tornata.
Ebbra, scorri nel sangue,voluttuosa.
L’aria aleggia del profumo della vita.
La natura si risveglia a vita nova,
tutto sboccia, fiorisce, si rinnova.
Un acquerello di colori smaglianti
gli occhi fan brillare, palpitanti.
Volan leggiadre, variopinte, farfalle
sulle ridente, primule gialle.
Il ranuncolo col gentil capino
al prato odoroso, fa l’inchino.
L’orsetto apre gli occhioni,
contento, ballonzola e si stiracchia,
canta l’allodola, la cornacchia gracchia.
Ritorna ad ondeggiare al vento
la sciarpa verde dell’erba novella,
il verde dei germogli, delle foglie giovani,
tenero,brillante è il colore dominante,
di te, mite stagione, errante.
Ora è tempo di cantare!.
Nell’aria la voce della
rondine è un festoso sentire,
che l’animo e i sensi fan gioire.
Lontano un’arpa si sente tintinnare.
Primavera, sei tu? Non si può sbagliare.