Gioco di ombre

Sono un semplice colore sfumato,
come in una foto già vista,
sbiadita nei contorni.
Abbracciavo poi quei mancati ricordi,
quelli che non sono più tornati.
Quella misteriosa essenza,
che seguendo la mia nostalgia
svaniva dietro quel lume…
Immersi in quel maledetto gioco di ombre.
Quello che si spegne e poi ti sfiora,
che ti spoglia e ti sussurra ancora.
Che intimidisce il cuore.
Quell’aroma pungente
che tace e attende.
Che fugge e ritorna.
Che ti trafigge rovente e ti abbandona.
Quel filo cerebrale che ghiaccia violentemente l’altro senso di te,
nell’angolazione migliore.
Rotonda è, l’aria che sento..
Sta prendendo forma,
in un tono più o meno dissonante.
Anticipando così,
lo schizzo della mia prossima mossa.


Lontano contro vento

Scogliere distanti
su orizzonti nascosti
dal vento e dal tempo.
Guardavo lontano un’altra alba
che cantava il suo nome.
Suonando una dolce melodia
riempiva una goccia di mare.
Riempiva Me.
Dove l’anima spenta si bagnerà
quel rosa che aspettavo da tempo
prima o poi rifiorirà.


Scenario blu

Ogni tanto ritorna quel senso di vaga impotenza.
Dentro me.
Come un’Ombra,
rincorro quell’affettuoso ricordo rimasto tra le mie braccia strette.
Poi si alza la corrente e lo vedo svanire.
L’orizzonte suggerisce la via breve,
ma è troppo distante.
Il pensiero afferra quell’onda che mi spinge dall’altra parte dello specchio.
Nell’altra maledetta, nascosta e nuda parte di me.
Ogni tuo movimento
è un piccolo taglio sottile nel cuore, nella dignità e nell’orgoglio.
Mi sorride.
E’ pronto ad uccidermi.
Ogni volta, ogni minuto, in ogni cruenta e perfida goccia d’acqua,
dove scorre quel sanguinolento strano e breve senso di noi.
Lascio come al solito giudicare al tempo, che pur essendo fugace,
raccoglie i resti di quell’interminabile lontano, amaro e a volte velenoso contro vento.
Ancora dolcemente mi circonda..
Ma nell’attimo stesso violentemente mi spoglia dei miei sorrisi
rimanendo così al buio.
Quella vecchia e cattiva sabbia nel sale forse un giorno mi purificherà. O forse no.
Contaminerà alcuni dei miei sogni
fino a tingere la mia anima in quel piccolo e maligno scenario blu.
Caricherò quel mio disordine interiore e mi risveglierò nuovamente.
Poi forse capiranno.. Cos’era In fondo.. Niente.
Era solo una semplice e vuota giornata di pioggia,
stampata in un vecchio dipinto acceso
di un altro mio breve ma complesso capitolo.