L’aeroplanino
Ti vedo ancora lì,
alla finestra così,
nel tuo abito bianco
e un sorriso ogni tanto.
Agiti la mano,
spingendo un saluto amaro.
Qualcosa crei con un foglio bianco
e su un aeroplanino
plana il tuo coraggio.
Mi arriva addosso,
mi scompiglia i capelli,
mi sfrega la pelle,
mi solletica gli occhi.
Poi, si posa leggero
sulla terra amara
che sempre più a sé ti chiama.
Il male ingordo ti divora le carni,
ma tu, come una quercia
in mezzo alla bufera,
resisti: respiri con forza la vita che resta.
Vola ancora il tuo aeroplanino,
portando coraggio a chi ti è stato vicino.
A mio zio.
Il salvadanaio di ricordi
Ho un salvadanaio di ricordi:
quando ho bisogno
ne tiro uno fuori.
Tintinnano i ricordi, se lo sposto,
e nella mia mente trovano posto.
Odo risate, se mi accosto con l’orecchio,
e nel mio cuore riecheggiano parecchio.
Vedo sorrisi, se mi fermo ad ammirarlo,
e incisi rimangono nel mio sguardo incantato.
L’hai dipinto col sole che scalda,
quando il freddo nel petto scava.
L’hai dipinto col vento che trascina,
quando dei brutti pensieri allontani la scia.
L’hai dipinto col mare che culla,
quando la mente cerca una cura.
Ho un salvadanaio di ricordi senza confini:
lo riempi finché vuoi, lo porti dove vuoi.
Il suo valore non si conta né si scorda,
perché ricco è chi ricorda.
Il senso della vita
Nasci dalla curva
più bella del mondo,
strillando col pianto
il dolore che verrà.
Poi sorridi
al mondo intorno,
disegnando sul volto
la felicità che verrà.