MARGHERITA

C’era una volta una piccola città che prendeva il nome di Flowerlandia.

La città sorgeva vicino ad una grande vallata magica dove crescevano i fiori di tutto il mondo. Più un fiore era richiesto e veniva raccolto più fiori magicamente sarebbero comparsi il giorno successivo.

Un giorno un onesto fioraio di nome Filippo andò nella vallata per raccogliere i fiori per la sua bottega. Filippo premuroso prendeva sempre alcune tipologie tra  tutti i fiori presenti nella vallata perchè ogni fiore ha il suo significato.

Ad esempio alle persone innamorate occorrono rose rosse simbolo della passione, mentre ai sognatori si regalano i papaveri bianchi, il bucaneve serve a ridare speranza e il narciso invece per il rispetto.

Filippo li conosceva tutti ed era considerato il miglior fioraio di tutta Flowerlandia perchè sapeva sempre consigliare al meglio  tutti i suoi clienti  su quale era il fiore giusto da regalare.

Un giorno mentre stava raccogliendo le Orchidee vide in lontananza una donna bellissima con i capelli lunghi che svolazzavano al vento. Filippo rimase incantato a guardarla per qualche minuto finchè la donna si voltò all’improvviso e guardò nella sua direzione. Filippo imbarazzato abbassò lo sguardo e quando lo rialzò la donna era scomparsa e al suo posto era comparso un fiore che Filippo non aveva mai visto. Era un fiore molto semplice: giallo al centro e con tanti petali bianchi attorno. Filippo raccolse il fiore e se ne andò.

Il giorno dopo alla stessa ora si ripresentò nello stesso punto sperando di incontrare la dolce fanciulla del giorno prima ,ma, anche se lei non si fece vedere,il piccolo fiore era sempre li. Filippo lo raccolse e se ne andò . Tornò il giorno dopo ancora sempre alla stessa ora ed ella era li che lo attendeva lo guardò, sorrise e quasi impercettibilmente sussurrò il suo nome “Margherita” , si confuse tra il polline dei fiori e poi scomparve.

Filippo tornò tutti i giorni alla stessa ora ,ma Margherita non c’era mai , ma ogni giorno al suo posto c’era sempre quello strano fiore senza significato.

Filippo tutti i giorni colse il fiore e ogni giorno toglieva un petalo alla volta affidando all’ultimo petalo la speranza della ricomparsa della fanciulla. “Verrà o non verrà” questa la filastrocca che ripeteva togliendo un petalo alla volta con molta pazienza ogni singolo giorno alla stessa ora.

Per un mese intero si ripeté la stessa scena ma il responso dell’ultimo petalo era sempre lo stesso “non verrà”.

Filippo non si diede per vinto e finalmente dopo un intero anno passato a sfogliare i petali del fiore con responsi sempre negativi, la sua filastrocca nello staccare l’ultimo petalo terminò con “verrà”.

Immediatamente Filippo alzò gli occhi e vide comparire la bellissima fanciulla davanti a sé. Ella tese la mano al suo innamorato e i due svanirono nella vallata passando l’intera giornata assieme finchè la fanciulla non scomparve nuovamente.

Filippo stavolta era sereno raccolse il fiore comparso al posto della fanciulla e rivolgendosi ad esso disse “ti aspetterò ogni giorno mia Margherita”.

Da quel giorno in poi comparvero nella vallata diversi fiori gialli al centro e coi petali bianchi che tutti iniziarono a chiamare col nome di Margherita e il fiore assunse il significato di pazienza.

Filippo non smise mai di andare nella vallata a sfogliare la sua margherita e ogni tanto quando il fiore dava il responso positivo scrutava l’orizzonte aspettando la comparsa del suo grande amore.