Ieri sera

Nervi distesi,
un principio di pelle d’oca.
Sulla pelle di un divano
Abbracciati in un groviglio:
non sbrogliateci!

Nei tuoi occhi
vedo le litigate future,
i figli che faremo,
gli errori pronti a perdonarci,
le cose piccole che andranno perdute.

Vedo te
che le vedi nei miei.

La consapevolezza di un peso
che in due non pesa per niente.

Volevamo solo guardare un film.


Il futuro appartiene al futuro

Ha l’alito che sa di pipa,
la barba parlante.

Dovrei notare il grigio
del volto,
negli occhi
e in fondo all’anima.
Ma penso al viola,
saggezza dei luoghi comuni.

Parole lente dai modi confusi
Parlano di anni troppo veloci,
della difficoltà a tenere il passo
quando anche il bastone rallenta.

Avevi ragione te.
Cambio di continuo
e di continuo mi spavento.
Ma aspetterò i tuoi traguardi
prima di intrappolarmi
nell’autoretorica.


Cinismo adolescenziale

Studio anni inconcludenti
ad un lavoro troppo ipotetico,
verso una pensione impossibile.

Fortunatamente, non invecchieremo.
Gli ubriachi in autostrada
ci risparmieranno questa condanna.

La speranza sarà inutile,
muoia pure per prima.