AMORE ANTICO

Ciò che mi trapassa e m’ invade
è perdere quell’ amore antico, combattuto,
tanto sospirato e cercato e poi mille volte tradito.
Se solo avessi potuto in me avvolgerti
quanto sarei stato felice!
Sarebbe bastato un alito che si muove
per ritrovare i nostri abbracci.
Addestrato alla vocazione del comprendere,
a ciò che il mio desiderio di te non ti disturbi,
non faccio più rumore di un petalo di rosa
caduto su un tappeto.
Molte notti resistono senza luna, senza una stella,
allo stesso modo io quando tu sarai via, lontano.
Più non faccio parte dei tuoi cieli immensi.
Come la notte tiene nascosta nel buio
l’ ansia di luce,
così io aspetto il risveglio del giorno.
Il rovo di tante passioni
è ancora capace di difendere
con le spine, le sue more.
Quale pietà ti ha mostrato dove è il mio naufragio,
la mia diroccata dimora, perché io venga salvato?
Qualcosa di saggio ci aiuta a superarci.
Linguaggio di un vissuto profondo a cui il cuore si conforma.
Le sensazioni nel ricordo posseggono gli attimi
che li hanno resi importanti.
Come può la mano o il corpo toccare il fiore
che soltanto lo spirito riesce a sfiorare?
Cercherò il tuo giardino di sogno
finché grati e appagati ci troveremo
inspiegabilmente sopra ogni dolore.


LA BESTIA

Mi indigna, mi spaventa, mi irrita,
ma soprattutto non sopporto la mia stupidità.
La sogno e mi tormenta la notte,
la vedo nel chiarore della luna,
nella volta del cielo illuminata dalle stelle.
La mattina la vedo dietro la mia immagine
riflessa nello specchio.
Ne assorbo il suo sapore quando
mi lavo i denti con lo spazzolino.
Appare tra il cibo nel piatto che sto mangiando.
I miei vestiti se ne impregnano
anche se li cambio tre volte al giorno.
Il vento me l’ avvolge intorno
e io cerco di nasconderla sotto le foglie cadute
nel tentativo di farla marcire.
Non parlo mai di lei e cerco di allontanarla
dai miei pensieri, dalla mia vita.
Vorrei non darle tutta questa importanza
ma ne sono contagiato e la temo più della lebbra.
Vorrei relegarla a un’ idea di congiura ordita a mio danno
e estirparla una per tutte da me.
Un giorno mi trovavo nei pressi di uno stagno
e il mio spirito fu sollecitato a rievocare il rito.
La mia stupidità era là riflessa in quelle acque
e mi accusava di essere l’ ombra che la segue
e mi tormentava con doppi sensi.
Bestia immonda che ti azzanna e ti avvince il braccio.
Subito mi gettai su di lei afferrandola per il collo.
Le provocai ferite mortali con armi
venutemi in soccorso da un’ altro mondo.
La bestia emise indicibili grida
che offendevano il creato.
In una spirale si alzò il vento dell’ ira, tutto girava intorno.
L’ estenuante lotta ebbe fine e tornò la calma.
La gente del posto giurava di aver visto
Il mio corpo galleggiare nell’ acqua.


OGNI MORTE E’ L’ INIZIO DI UN RACCONTO.

Ogni morte è l’ inizio di un racconto. . . .
Che cos’ è morire se non stare nudi al vento
e disciogliersi al sole per ricongiungersi un giorno!
La vita ha il significato di sempre,
il filo non si è spezzato. . . .
Perché dovresti essere fuori dai miei pensieri?
Ho respirato insieme a te
quando ho assistito al tuo parto,
a quel dolore per darti la vita.
Radice del mio sangue, virgulto amato,
hai rapidamente consumato questa vita
che non hai saputo costudire.
Tu che eri la statua dell’ eternità,
per rispetto dovuto alla tua giovinezza,
te ne sei andato nel tempo che cade la neve
e il gelo si è posato su tutta la terra,
effigie del mio cuore.
La morte uccidendo avvalora e dimostra onnipotenza.
Dimora nel veleno di chi la teme
e sferra colpi a chi rimane.
Morte orgogliosa e possente,
mi hai travolto. . . .
laceri le mie carni con lamine taglienti,
mi sopraffai in uno strazio ignobile di urla mute.
Mi strappi dal cuore petali di vita,
lacrime solitarie inondano il mio dolore.
Ridammi quello che mi hai tolto!
A chi ispirarsi per non cedere ?
Caro amore, veglierò per sempre le tue spoglie
In compagnia dei tanti fantasmi che la mia fantasia ha partorito.
Nella penombra di abissi notturni,
la tua voce fiera chiama i nostri nomi,
il tuo sorriso riemerge e rende fertile
la mia anima inaridita.
Possa la tua essenza librarsi libera nell’ aria
come semplice soffio per ricongiungersi un giorno
a quell’ amore che ci ha visti uniti.