Caro Ferruccio
se c’è un postino
che dalla terra in cielo
le lettere consegna,
vorrei inviarti
questa amara nota,
per dirti che quaggiù
non è più tempo per poeti;
per chi usa dell’anima
il linguaggio,
canta, dipinge, racconta…
solitudine, commozione,
gioia di vivere, perdersi
guardando
un cielo stellato,
tuffarsi nel chiarore della luna,
ritratti dipingere
con pennelli
intinti nei colori dei sogni .
Ora dal male sommersa
è la terra,
troppe le storie di bimbi
innocenti torturati,
di infanzia da lacrime,
angoscia e terrore devastata;
diritti dei bimbi
turpemente violati
da giovani folli,assassini,
che la tortura più atroce
chiamano gioco,
mentre genitori
difendono figli infami
senza pudore
perché “volevano
…… solo “giocare”.
Caro Ferruccio tu puoi ancora
e per sempre scrivere
le tue splendide poesie,
in mezzo alle nuvole,
vicino al Signore,
prega allora per me
per “donna Ernestina”
come tu con affetto
mi chiamavi,
perché la voglia ritrovi
di scrivere poesie,
perché morta non è ancora
la nostra “Poesia.

A Ferruccio Greco grande poeta cosentino.


PREGHIERA

Ti prego,mio Signore, illumina la mente,
dammi nuova forza per vivere e lottare
contro il peso degli anni, contro il dolore
di questo mio corpo di vita prosciugato,
vorrei sorridere ancora, il buio cancellare.
Ti prego, mio Signore, dammi la mano,
guidami lungo il tempo breve che rimane,
raggi di sole cancellino il gelo dal mio cuore,
una brezza leggera il mio viso accarezzi,
vorrei la speranza ritrovare con la Fede.
Ti prego mio Signore, fammi sognare
un cielo di splendide stelle risplendente,
raggi d’oro, gemme di zaffiri e turchesi,
di soffici, candide nuvole un sentiero,
canto appena sussurrato, musica celesti.


HO CHIESTO AL VENTO….

Ho chiesto al vento una carezza lieve,
che cancelli oscure ombre e timori
dalla mia mente affaticata e stanca;
ho chiesto al sole un po’ del suo calore,
che sappia sciogliere il gelo del mio cuore;
alla luna, d’argento una scintilla,
che fughi ogni angoscia e sia luce vera;
ho chiesto al buio della notte
il chiarore di un cielo stellato,
per sentirne l’essenza e goderne il mistero,
per ritrovare pace e l’ansia acquietare;
ho chiesto a questo mio corpo stanco
di ritrovare forza, di saper lottare,
ho chiesto alla mia terra rude e“margia”
di farmi dono della sua linfa vitale,
ho chiesto a Te, Signore,di farmi grazia
per vivere ancora o la fine affrontare
con cuore sereno, senza più paura.