Continuum

Sulla stessa terra si staglia

ogni sguardo e si sofferma.

la mente cieli vari vaglia.

 

Intorno a noi una caserma,

il ciel non copre, ma un che oscura.

La notte vien da età eterna

 

e muta il ciel non le mura.

Dietro esse l’ignoto ci attende,

ma ciò ben vale la paura!


 

Aconitum Napellus

L’elmo di giove si erge

dal suo limite e aspira

ad altezze cui il suo luogo diverge.

 

Fisso in terra, acceso d’ira

esso anela e’l disio fiele

si fa in cor suo, peste e cura.

 

Tristo e alterno, sottili vele

attende. All’imenottero lascia

il dolce. Dal suo amaro ne faccia miele.

 

L’insetto la testa non si fascia,

più a valle torna. L’aconito,

col disio, nel freddo inverno si accascia.


Alieno

Siderali distanze e tempi eterni

ho spaziato. D’esseri a forma d’ogni

ho studiato che m’imbrattano i sogni.

Di questo pianeta amo anche gli inverni.

 

Alcuni, a me simili, fanno inferni.

Egoisti! Pretendono m’infogni.

I loro paion futili bisogni

a me che esamino e li voglio esterni.