Oblio italiano

Basta! Ora voglio fermarmi.

Meglio fare il pompiere

che fare il giustiziere.

Ma come si fa a bloccar la mente?

Come si fa a far finta di niente?

Ci sono ingiustizie ovunque,

dal dottore al senatore.

Dicon tante parole,

ma se andiamo al dunque…

è solo fumo negli occhi,

che svanisce se lo tocchi.

Quando voti alle elezioni,

devi scegliere tra i soliti quattro ladroni.

E se vai all’ufficio comunale,

ti tocca aspettare che l’impiegato finisca di leggere il giornale.

Ma noi stiamo bene siam felici,

l’ha detto oggi il Presidente.

Una birra con gli amici

E la vita è più splendente .

“C’è il lavoro quale crisi? Sono loro che non hanno voglia di far niente.

Io alla loro età lavoravo già”

Si ma a noi il lavoro chi ce lo dà?

“Non esiste più il posto fisso” disse un giorno Massimino.

Chissà se l’avrebbe detto con lo stipendio dello spazzino.

Ma io non voglio capire più niente,

come fa l’altra gente.

Trovare un lavoro precario,

lamentandomi con gli amici del salario.

Ma in fondo esser felice lo stesso,

perché qualcosa in tasca l’ho messo.

E non importa se dopo tre mesi,

con i pochi soldi guadagnati già spesi,

tornerò ad esser disoccupato.

Troverò un altro posto per esser sfruttato.

“Tanto in Italia nessuno è ben pagato….”


I Cinque Sensi dell’Amore

 

Guardami negli occhi,

e dimmi cosa vedi.

Ascolta i miei silenzi,

e parla ai miei sensi.

Toccami sul cuore,

e senti come batte.

Annusa nell’aria,

c’è quell’odor di primavera.

Liberiamo i nostri sentimenti,

nell’oblio della passion.

Assapora la mia bocca,

che sa d’amor.

Lasciamo fuori il mondo,

siamo solo io e te.

Devo imparare a fermare il tempo,

per tenerti sempre qui abbracciata a me.


Speranza Forzata

 

Nel silenzio della notte se ne và,

ripensando alla sua gente.

Gli ritornano tanti bei momenti nella mente,

Poi d’improvviso un po’ di rabbia,

“questo posto non mi offre niente,

qui sono un animale in gabbia”

Guarda quel treno arrivare in fondo alla stazione,

uno squarcio di luce nel buio.

Illumina la strada davanti a sé,

lasciandosi dietro l’oscurità.

Gli pare metafora della sua realtà,

lasciare il piccolo quartiere per una grande città.

Prima di salire sente qualcosa…

“è lei…è qui adesso!”

Ma solo le spine sono rimaste di quella rosa,

si rende presto conto che la sua mente l’ha ” fatto fesso”.

Viene da quei posti dove c’è spesso il sole,

dove le montagne si vedono chiare,

e la sera ci son sempre le stelle a brillare.

Dove la costa abbraccia il mare,

ed anche di notte puoi nuotare.

Porta con sé il calore della sua terra,

e la forza dei suoi abitanti,

che sorride anche negli stenti.

E’ lo sconfitto dell’era del clientelismo e del parentalismo.

Risultato delle manovre dello Stato.

E’ l’effetto causato dal potere criminale

che governa lo “stivale”.

E’ un ragazzo come tanti, che armato di speranza,

abbandona le sue radici per andare in Brianza.

Guardando l’orizzonte davanti a sé, gli viene da pensare:

“L’Italia è bella dalle Alpi alla Sicilia,

ma chiederei solo la possibilità di scegliere

se stare lontano o meno dalla mia famiglia”.