URLO!

Un urlo, profondo
per ribellarsi all’inerzia
di un rapporto importante, vitale.
Un rifiuto profondo,
un urlo interno potentissimo
ha infranto un muro.
Una cappa di vetro, o di gomma
dove altre urla e altre ribellioni
si erano infrante e disperse.
Ora, sul fondo del mare
c’è una base solida,
una roccia multicolore,
un reef che ospita coralli rossi,
gorgonie variopinte, aragoste e pesci colorati.
Un bel respiro e giù fino al fondo,
risalire e urlare a pieni polmoni
contro tutti i non.
Certo della mia identità
senza paura di impazzire,
immune al giudizio.
In gioco c’era proprio la mia identità,
fino ad oggi soggetta al giudizio,
alle considerazioni altrui,
agli attacchi d’invidia e d’odio di alcuni.
Formichina, ho lavorato in silenzio per molti anni
ed ora l’urlo liberatore
che ha tolto il tappo al vulcano sottomarino.
Lava bollente si solidifica
al contatto con l’acqua
e presto un atollo comparirà nel mare.
Solide basi raggiungono la superficie,
ed ogni immersione sarà nuova,
nuova flora, nuova fauna, nuova lava.

Fabrizio Palermino

Roma, Presumibilmente scritta tra il dicembre 2012 e i primi tre mesi del 2013


AMORI

Pagine su pagine
e poi,
e poi lunghe frasi.
Sapori, umori, amori.
Possibili e impossibili,
dolci e amari.
C’è un’immagine!
Due amanti stanno parlando
poi si amano e resta il sapore
dolce e amaro del loro amore.
Poi lunghe frasi sulle pagine del loro amore
possibile e impossibile allo stesso tempo
e giù a testa china.
Questa volta a scrivere parole
di umori stretti tra:
il sapore dolce e amaro del sesso;
e l’amore dolce e amaro anch’esso,
di due sconosciuti.
Una storia d’amore come tante
eppure straordinariamente diversa.
Le storie d’amore sono simili
ma assolutamente diverse.
Quando sono uguali è perché
non sono storie d’amore.

Fabrizio Palermino

Roma, 1 maggio 2008


SENTIMENTO

Aspra è la vita
Quando duro e ovattato
Ne è il suono
Aspro è il frutto
Quando scordato e rotto
Ne è lo strumento
Aspro il sentimento
Di fronte alla bellezza
Di chi non ha perduto l’amore
E’ il sentimento il frutto della vita
Che pur aspro
Ne fa assaporare il senso e la bellezza.

Fabrizio Palermino

Roma, 19 ottobre 2013 ore 12,15