A TIZIANA

Tu piccola goccia
che cade costante
e scava
mia vita di pietra.
Si apre!
Si vede una luce!
Ma siamo al tramonto!
Già viene la notte
e tutto svanisce.


Prima Comunione

Io oggi Ti incontro,
Signore!
Negli occhi,
— dell’anima specchio –
riflessa
è Tua Immagine,
sì come in un lago sereno
per acque tranquille!
Ti prego:
che mai nessuna tempesta
o soffio di vento
lo possa increspare,
così che deturpi
il riverbero
del nitido e chiaro
Tuo Volto!


18 ANNI DI GIOVANNI

Auguri Gio! Auguri vivissimi!
Hai 18 anni! Finalmente, dirai! Ora…….
Ti capisco e gioisco con te. Ci siamo passati tutti! Li abbiamo attesi con la stessa ansia e la stessa voglia di spaccare il mondo (anche se per me erano….21!). Vorrei solo ricordarti che avere 18 anni non significa poter far forca a scuola senza la …… noia della giustificazione dei genitori (anche se questo è uno dei primi desideri che uno vorrebbe realizzare!).
Avere 18 anni non significa tanto avere la possibilità di prendere la patente e guidare una macchina (anche se il primo appuntamento del 4 febbraio vorresti fissarlo con una scuola guida e il desiderio della macchina vedrà – nel tempo – la sua attuazione!).
Avere 18 anni non significa neppure poter finalmente fare quel cavolo che uno vuole, satellite impazzito che gira nel firmamento della propria e altrui esistenza, sganciato da qualsiasi legge di gravità.
Avere 18 anni significa semplicemente (e dico poco!) essere UOMO!
Uomo a cui viene ufficialmente riconosciuto il diritto ad una propria autonoma determinazione. E perciò stesso ritenuto soggetto di totale responsabilità.
Avere 18 anni significa potere azionare, anche nei confronti dei tuoi genitori, la freccia del sorpasso!
Fino ad ora mi sono sforzato di starti davanti! Ora sarò al tuo fianco, sempre disponibile all’aiuto e al consiglio di cui certamente avrai bisogno!
Ho cercato, con l’esempio e la parola, di inculcarti tre cose semplici ed importanti: il coraggio dell’onestà, verso tutto e tutti, a qualsiasi costo; il rispetto degli altri, tutti, senza farsi mettere i piedi in testa, ma sensibile a non commettere la minima ingiustizia e sopraffazione; il culto del dovere e del lavoro, marchio di dignità nel consorzio del vivere civile. Ci sono riuscito? La tua vita, che ti appresti a scrivere con la penna del colore che vuoi, sarà la vera cartina di tornasole per la speranza e la fiducia che i tuoi genitori ripongono in te!
Una cosa ricordati! Che nel fantomatico gioco di dòmino che è la nostra esistenza, tu sei per tutti noi una pedina importante, la quale, se sta ben ritta, concorre a disegnare, insieme alle altre pedine, un fantastico progetto, ma se cade, trascina nella sua caduta tante altre pedine-persone a te legate per vicinanza, amicizia, affetto e parentela. Che il Signore ti sia vicino, ti guidi e ti protegga nel tuo cammino, e supplisca a tutto ciò che io non sono stato capace di trasmetterti.
In bocca la lupo, Giovanni! Io credo in te! Le persone che ti sono vicine e ti conoscono credono in te! E tu devi avere fiducia in te stesso, che non è tracotante spocchia, ma serena certezza di avere motore e carburante adatti a questa tua vitale avventura! Non bleffare! mai! Non ingannare mai, soprattutto i tuoi genitori! Il primo sconfitto saresti tu!
Ricevi un grossissimo abbraccio da chi ha avuto la fortuna di essere
tuo padre